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Oracle denuncia Google per violazione di brevetti

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Oracle ha denunciato Google per la presunta violazione di alcuni brevetti protetti da copyright concernenti Java. Il produttore software afferma che Google ha sin dalla metà del decennio scorso ignorato il portfoliodi  brevetti di Sun assumendo anche personale del team Java negli anni precedenti all’acquisto di Sun da parte di Oracle. Se la violazione dei brevetti sarà confermata, potrebbe essere un grave danno per Android, concorrente Java per le piattaforme di telefonia mobile, così come per le applicazioni e il sistema operativo stesso.

L’ammontare del danno è anche difficoltoso da valutare dal punto di vista economico e cosa succederà dopo tale azione legale è difficile da prevedere: in teoria, se i tribunali daranno ragione a Oracle, Google potrebbe essere persino costretta a distruggere sorgenti e software realizzati. Tuttavia, bisogna ricordare che negli Stati Uniti questo tipo di denunce raramente arriva a questo livello: le aziende tendono ad accordarsi prima e la denuncia è spesso solo una tattica per ottenere una retribuzione una tantum o il pagamento di royalties.

Google non ha ancora risposto in modo ufficiale ma è probabile che si appiglierà al carattere Open-source di Java e alla validità del passaggio di licensing che la grande “G” ha per estensione sfruttato anche per Android. E’ ad ogni modo innegabile che la denuncia di Oracle incrementerà significativamente i costi di sviluppo di Android. Eric Schmidt, chief di Google, ha qualche tempo addietro dichiarato che la piattaforma pubblicitaria consentirà di recuperare in fretta i costi di sviluppo grazie agli abbonamenti; eventuali costi aggiuntivi per cause e royalty potrebbero però ora ritardare anche di molto la redditività della piattaforma.

La piattaforma Java è usata molto di frequente nel mondo delle piattaforme per la telefonia mobile. Tra i pochi produttori di smartphone a non sfruttarla c’è Apple: l’azienda di Jobs non sfrutta Java per lo sviluppo delle applicazioni e respinge le applicazioni dall’App Store che si appoggiano a questa tecnologia. Google, al contrario, utilizza pesantemente Java per la creazione di applicazioni e in vari componenti di Android.

[A cura di Mauro Notarianni]

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