A marzo 2022 Apple ha annunciato l’adesione al progetto Interop, accordi per standardizzare importanti implementazioni sul funzionamento dei browser, allo scopo di creare un web più interoperabile, con meno differenze tra i browser, semplificando il lavoro degli sviluppatori che, soprattutto in passato, si trovavano a dover affrontare delicati equilibrismi per garantire la compatibilità con i vari browser disponibili sul mercato.
L’iniziativa, alla quale collaborano Microsoft, Apple, Mozilla e Google, è a quanto pare un successo: alla fine del terzo anno della competizione amichevole per “migliorare l’interoperabilità” Microsoft e Mozilla hanno raggiunto il 95% dei loro obiettivi, “un risultato incredibile” spiega Jen Simmons, “evangelist” di Safari e del WebKit, secondo il quale ” il progetto Interop non era mai andato così lontano”.
L’idea è di concentrare l’attenzione su vari aspetti al fine di offrire un’esperienza utente coerente su tutte le piattaforme, con l’obiettivo di arrivare a configurazioni stabile su tanti aspetti tecnologici, e di conseguenza fare in modo che ogni applicazione Web, funzioni identica, indipendentemente dal browser (Edge, Safari, Firefox o Chrome) sfruttato dall’utente.
Il grafico che alleghiamo evidenzia come – nel giro di un anno – tutti i browser abbia superato i test per ogni singola funzionalità (linea di colore verde).
Microsoft, Apple, Mozilla, Google e altri hanno implementato i miglioramenti previsti dopo avere identificato aree-chiave con problematiche da risolvere (layout, architettura CSS, gestione elementi HTML e altro ancora. Sono state ridotte incoerenze nel funzionamento dei browser e a dicembre 2024 si è arrivati a una media del l 95% di interoperabilità.
In precedenza le differenze tra i vari browser erano molto più marcate, ma con Chrome 131, Edge 131, Firefox 133 e Safari 18.2 si è arrivati al 97-98% degli obiettivi fissati all’inizio dell’anno. Le versioni sperimentali, come Safari Technology Preview 211 che è stata da poco rilasciata, arriva al 99%, sistemando problematiche legate al funzionamento di URL, accessibilità, comportamento di proprietà relative ai font, gestione degli eventi con la tastiera e il mouse, nuove possibilità di annidamento CSS e altro ancora.