Uno sviluppatore ha individuato un modo per far girare applicazioni e software non firmati sui dispositivi ARM che montano Windows RT. E’ in poche parole l’equivalente di quello che per iOS è definito “jailbreak”. Il sistema non è semplice da utilizzare e richiede il ricorso ai tool di debugging di Microsoft collegato al tablet sul quale si vuol fare eseguire le applicazioni.
Il sistema sfrutta ad ogni modo una falla del meccanismo di verifica software del kernel che ignora la firma se si ha l’accortezza di “inietterare” il codice in una particolare zona di memoria. La procedura potrebbe rende il sistema più “invitante” per qualche acquirente: a tutt’oggi i tablet di Microsoft non sembrano godere troppo della simpatia e gradimento del pubblico: anche il CEO dell’azienda, Steve Ballmer a novembre dello scorso anno aveva definito “modeste” le vendite raggiunte per il modello RT, lasciando intendere che la speranza era riposta nella versione Pro.
[A cura di Mauro Notarianni]