Opera One, l’ultima incarnazione del browser Opera, è uscita dai test ed è pronta per il download. Quella che sarebbe stata la centesima versione di Opera segna l’inizio di un nuovo ciclo evolutivo per il prodotto di punta dell’azienda norvegese di browser.
Gli sviluppatori riferiscono di un prodotto “riprogettato da zero” presentato come qualcosa che inaugura “una nuova era di navigazione basata sull’intelligenza artificiale”.
Opera One è il primo browser dotato di un’intelligenza artificiale integrata, Aria. L’intelligenza artificiale del browser in Opera One può essere raggiunta tramite una nuova riga di comando, oltre che dalla barra laterale del browser.
Offre accesso gratuito a una soluzione basata su GPT e a informazioni aggiornate dal web.
Dall’inizio di quest’anno, Opera si è mossa nel settore dell’intelligenza artificiale generativa per offrire agli utenti una nuova esperienza di navigazione, promettendo una solzuione in grado di aumentare produttività e creatività con vari metodi per interagire con l’intelligenza artificiale del browser.
Il browser con l’IA
Aria, la nuova AI di Opera, è un componente chiave di Opera One. Gli utenti possono accedere gratuitamente a un servizio di intelligenza artificiale generativa presentato come “leader del settore”. Il servizio è il risultato della collaborazione di Opera con OpenAI, ma con capacità ampliate.
Basato sul motore Composer AI di Opera, Aria si connette al GPT di OpenAI ed è arricchito da funzionalità aggiuntive come l’aggiunta di risultati live dal web. Aria consente agli utenti di collaborare con l’intelligenza artificiale durante la ricerca di informazioni sul web, la generazione di testo o codice o la risposta alle loro domande sui prodotti. Per quanto riguarda l’assistenza ai clienti, Aria conosce l’intero database della documentazione di supporto di Opera e utilizza le attuali conoscenze sui prodotti dell’azienda per rispondere alle domande degli utenti.
Gli utenti di Opera One hanno a disposizione anche una nuova riga di comando che consente di utilizzare la scorciatoia da tastiera ctrl+/ (Win) o cmd+/ per visualizzare un overlay e interagire con Aria. Ogni volta che se ne ha bisogno, si può usare la riga di comando per porre una domanda e interagire con la risposta dell’intelligenza artificiale del browser immediatamente nella barra laterale o tornare a navigare.
Aria si avvale anche della funzione AI Prompts che Opera ha introdotto all’inizio dell’anno in early access. A seguito del feedback degli utenti e di test approfonditi, la possibilità di ottenere suggerimenti contestuali facendo clic con il tasto destro del mouse o evidenziando il testo nel browser è ora integrata anche in Aria.
Riconoscendo la popolarità di ChatGPT, Opera One offre agli utenti l’accesso al popolare servizio nella barra laterale del browser.
A differenza di altre soluzioni , l’intelligenza artificiale di Opera è un’esperienza controllata dall’utente: gli utenti possono scegliere di aderire ai servizi di intelligenza artificiale o non utilizzarli. Per utilizzare Aria, gli utenti devono aprire l’AI del browser nella barra laterale e accedere o registrarsi per un account Opera gratuito, se non ne hanno già uno.
Tab inside: nuova modalità di interazione con le schede
Un elemento chiave di Opera One sono le Tab Islands e il modo in cui cambiano il comportamento delle schede del browser. Le schede sono una parte fondamentale della navigazione, ma il modo standard di interagire con esse non si è evoluto molto dagli albori del web e non corrisponde più alla ricchezza di Internet e agli innumerevoli modi in cui lo utilizziamo.
Ad esempio, alcuni ricercatori hanno scoperto che l’attuale design delle schede dei browser rende difficile passare da un’attività all’altra. Inoltre, secondo una ricerca condotta da Opera, la maggior parte delle persone si sente sopraffatta dal disordine delle schede e vorrebbe che i browser facessero di più per aiutarli a gestirle.
Le Tab Islands di Opera One affrontano il problema: sono presentate come un nuovo modo di tenere insieme schede correlate in modo intuitivo, in base al contesto, senza costringere gli utenti a cambiare le loro abitudini o a pensarci su. Gli utenti possono interagire con le schede in modo flessibile: possono tenere separati i diversi contesti di navigazione, spostare le schede, comprimerle per renderle più piccole e tornarci in seguito, oppure salvarle nei segnalibri o nelle bacheche.
Quando un utente crea un itinerario di viaggio e ricerca hotel e percorsi, le schede aperte in quel contesto rimarranno insieme in un gruppo di schede dedicate. E se si ha anche un gruppo di schede di Google Docs di lavoro? Anche loro avranno automaticamente una propria “isola”. Man mano che si naviga e si creano altre isole di schede, gli utenti di Opera One possono facilmente distinguere gli argomenti su cui si stavano concentrando e passare da un gruppo all’altro.
Nuovo design modulare
Opera da sempre reinventa sé stessa per rispondere alla natura in evoluzione del web. Con Opera One, il browser è stato riprogettato secondo il Modular Design. La nuova filosofia di design, secondo gli svilupaptori consente a di costruire nel tempo un browser più potente e ricco di funzionalità, pronto per un futuro basato sull’intelligenza artificiale generativa. Il browser Opera inizia quella che dovrebbe essere una metamorfosi in un browser che si adatterà dinamicamente alle esigenze degli utenti mettendo in primo piano solo le funzioni chiave: i moduli pertinenti all’interno di Opera One si adatteranno automaticamente in base al contesto, promettendo “un’esperienza di navigazione più fluida e senza sforzo”.
Oltre a ripensare l’aspetto della sua interfaccia, Opera ha anche ripensato a cosa c’è sotto il cofano del suo browser desktop, implementando una nuova architettura con un compositor multithread che offre interfaccia utente più veloce e fluidità.
Opera One è disponibile gratuitamente su Windows, macOS e Linux e si scarica direttamente dal sito degli sviluppatori.