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Opera sfida l’Europa contro Microsoft Edge

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Opera ha chiesto al Tribunale dell’Unione Europea di annullare la decisione della Commissione europea di non designare Microsoft Edge come gatekeeper ai sensi del Digital Markets Act – DMA. Il lungo post pubblicato in via ufficiale dalla società ne spiega i motivi.

In sintesi, Opera sostiene che Microsoft renda ancora difficile l’uso di un browser alternativo e continua a trattare il proprio browser “in modo preferenziale”. Secondo la società, Microsoft sta usando ogni trucco possibile per indirizzare gli utenti di Windows su Edge.

Lo sfogo di Opera ricorda come la società ha passato 30 anni di attività a difendere gli standard aperti e l’accesso equo alla tecnologia a beneficio degli utenti. Per questo, oggi, Opera chiede al Tribunale dell’Unione Europea di annullare la decisione della Commissione Europea di non designare Microsoft Edge come gatekeeper ai sensi del Digital Markets Act (DMA).

Opera sfida l'Europa e chiede che Edge sia Gatekeeper
Immagine Opera

Il DMA, ricordiamo, è una legislazione chiave che tra le altre cose mira a rendere libere le scelte degli utenti quando si tratta di piattaforme digitali, evitando che i colossi del settore possano annientare la concorrenza. Questo sistema, spiega Opera, ha già permesso a quasi 400 milioni di utenti di smartphone europei di scegliere facilmente il proprio browser e motore di ricerca predefinito su dispositivi Android e iOS.

Opera, Edge e il DMA

Nonostante i grandi progressi fatti nel settore degli smartphone, quasi 30 anni dopo il lancio del primo browser di Opera, i browser di terze parti non sono ancora trattati equamente su Windows, secondo il colosso. Questo perché, a parere di Opera, Edge non è stato designato come servizio gatekeeper ai sensi del DMA.

Senza che il DMA possa applicarsi a Edge, il popolarissimo sistema operativo Windows continua a rendere difficile per gli utenti scegliere e continuare a utilizzare un browser alternativo come predefinito, trattando il proprio browser, Edge, in modo preferenziale.

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Opera spiega che non esiste alcuna schermata di scelta del browser predefinito su Windows, elemento del tutto incoerente con lo scopo e le promesse del DMA.

Per questo, Opera sta appellando la decisione della Commissione Europea di non designare Microsoft Edge come gatekeeper nonostante invece integri tutte le soglie quantitative previste dal DMA per essere designato come tale:

Crediamo che la decisione non valuti adeguatamente la posizione privilegiata di Edge sui dispositivi Windows, che crea un campo di gioco diseguale per i suoi concorrenti. Edge, come Internet Explorer prima, è il gatekeeper attraverso il quale gli utenti su Windows devono passare per scaricare un altro browser. Questo è esattamente il tipo di ruolo di gatekeeper che il DMA intendeva affrontare

Opera spiega che sta appellando la decisione della Commissione Europea perché la società crede che gli utenti dovrebbero avere la stessa possibilità di scelta del browser su Windows, proprio come avviene su Android o iOS.

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