Il browser Opera per Mac diventa a 64 bit. Lo è la versione 25 attualmente in fase di sviluppo, seguendo dunque le orme di quanto già sta facendo Google con la futura versione di Chrome (Opera, d’altra parte, usa lo stesso motore di rendering del progetto opensource al quale si appoggia Chrome). I benefici sono quelli che abbiamo già spiegato per Chrome a 64 bit: miglioramenti in termini di velocità di avvio, possibilità di sfruttare un quantitativo maggiore di memoria e maggiori difficoltà per gli hacker nel tentare alcune tipologie di attacchi. La nuova versione non funzionerà più su OS X 10.6.x ma richiederà almeno OS X 10.7 o superiore.
Altre novità di Opera 25 riguardano la possibilità di riprodurre contenuti H.264 e file MP3 senza la necessità di sfruttare plug-in di terze parti ma solo sui Mac con OS X 10.9 o superiore.
Gli sviluppatori stanno sperimento funzionalità di bookmark sharing, predisponendo server allo scopo (basta indicare l’URL “opera://flags/#bookmarks-sharing” per attivare o disattivare le funzionalità sperimentali normalmente non visibili agli utenti). Il principio è semplice e consiste nell’offrire la possibilità di condividere preferiti, indirizzi e altri elementi con altri utenti.