Jonathan Thomas è uno sviluppatore che da qualche anno lavora a un software di video editing libero e open source denominato OpenShot. L’applicazione è al momento disponibile per Linux ma ora l’autore ha intenzione di portarla anche su OS X e Windows e chiede su Kickstarter il sostegno degli utenti (l’obiettivo è raccogliere 20.000$). Il software è sviluppato in Python, supporta molti formati video e immagini, tracce multiple, transizioni in tempo reale, titoli, integra tool per modificare la velocità degli spezzoni video, permette di regolare vari effetti, prevede vari formati di esportazione e offre la compatibilità con formati video ad alta definizione. L’engine (scritto in C++) è cross-platform, multi-threaded e sfrutta note librerie open source come Fmpeg & LibAV, JUCE Audio Library e ImageMagick.
L’idea di creare una versione per OS X e Windows nasce a detta dello sviluppatore per le molte richieste da parte degli utenti dei rispettivi sistemi operativi. La richiesta di contributi nasce dalla necessità di dedicare tempo e denaro affinché il progetto possa essere completato. Lo sviluppatore ha creato un piano dettagliato che prevede il ridisegno di alcune parti grafiche e dell’interfaccia, alcuni strumenti da creare in outsourcing e il lavoro specifico sulla versione Mac. Se tutto prosegue come spera Jonathan Thomas, la versione beta per tutte e tre le piattaforme sarà disponibile entro novembre/dicembre 2013.
Come con tutti i progetti Kickstater è possibile partecipare con contributi anche piccoli (minimo 1$). Versando almeno 15$ lo sviluppatore indicherà il vostro nome nei credit; con almeno 25$ si avrà accesso alle versioni beta, alla finale e si otterrà un attestato per avere contribuito al progetto; con almeno 50$ nome, sito web e fotografia dell’utente saranno presentati sul sito dello sviluppatore e si otterrà una chiavetta USB con il logo del software; maggiore sarà il contributo, più elevato sarà il riconoscimento (arrivando a 10.000$ potete accaparrarvi lo sviluppatore per tre settimane).
[A cura di Mauro Notarianni]