I geofisici dell’industria del petrolio e del gas stanno cercando accurate immagini di ciò che giace sotto terra. Per cercare ciò che è rimasto sepolto per milioni di anni, OpenGeoSolution di Calgary usa una tecnica chiamata “Spectral Decomposition” specifica per ottenere informazioni geologiche che vanno molto oltre la risoluzione e la capacità di indagine dei classici modelli sismici. La qualità della produzione dei dati grazie a questa tecnologia viene migliorata quando sono processati ampi datasets regionali, ma più importante, quando questi dati sono “invertiti”, permettendo di essere tradotti in vere strutture geologiche.
Su un cluster basato su CPU, questo processo può impiegare dalle due ore a diversi giorni. Nello sforzo di migliorare questa cosa, il gruppo ha acquisito una workstation equipaggiata con una GPU Tesla C1060 di NVIDIA basato sull’architettura di calcolo parallelo CUDA di NVIDIA. In sei settimane il gruppo della OpenGeoSolutions ha convertito una porzione chiave delle loro applicazioni a CUDA e come risultato ha riportato un incredibile incremento delle performance.
In sostanza è stato ottenuto un passaggio da due ore a due minuti utilizzando CUDA e la Tesla C1060, un incremento di performance senza precedentiin un mercato dove essere abili a determinare questi sottili dettagli ha grande valore economico e cambia le regole del gioco.AA
La OpenGeoSolutions fornisce la “Spectral decomposition” e i servizi di inversione insieme al supporto commerciale per un sistema di elaborazione di dati sismici open source chiamato FreeUSP. Molte delle maggiori compagnie di petrolio indipendenti e nazionali usano il software FreeUSP per perfezionare i loro modelli geologici e localizzare preziose riserve di idrocarburi.
Ricordiamo che Nvidia mette a disposizione da tempo un SDK anche per sviluppatori Mac OS X grazie al quale è possibile avvantaggiarsi della presenza delle GPU di ultima generazione e sfruttare meccanismi di computing parallelo.
[A cura di Mauro Notarianni]