OpenBSD, il sistema operativo Unix-like libero, open-source e multipiattaforma, è disponibile nella versione 7.1 per 13 diverse architetture, inclusi i chip M1 di Apple.
OpenBSD è noto per funzionalità di sicurezza intrinseche e meccanismi di cifratura di serie che rendono questo sistema estremamente robusto e affidabile.
Supporta una vasta serie di architettura: x86-32, x86-64, ARM7, Arm64, DEC Alpha, HP PA-RISC, Hitachi SH4, Motorola 88000, MIPS64, SPARC64, RISC-V 64, Apple PowerPC e IBM POWER. Il supporto per i Mac Apple Silicon è stato migliorato e secondo gli sviluppatori è pronto per uso generico.
Il sito The Register riferisce che l’installazione in un software di virtualizzazione come VirtualBox è semplice e che in pochi passaggi si ottiene un sistema con boot loader, X Server (il gestore grafico standard de facto per molti sistemi Unix-like), FVWM (un windows manager per X Window System) e la schermata di login creata con librerie Motif tipica dei sistemi operativi fine anni ’80.
È possibile installare facilmente XFCE (ambiente grafico) e anche KDE, GNOME e altri front-end, ma anche tool quali le app di Mozilla, LibreOffice e così via.
OpenBSD è considerato “sicuro per default”, al punto che è il sistema di riferimento di ISP (Internet Service Provider) ma anche per vari sistemi embedded; è stato il primo a implementare il protocollo IPsec utilizzato nelle VPN (Virtual Private Network) ed è una delle scelte migliori per la realizzazione di sistemi che richiedono elevata sicurezza. L’elevato livello di sicurezza nasce da procedimenti di audit, con sviluppatori che analizzano costantemente il codice sorgente del sistema operativo cercando bug e vulnerabilità.