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OpenAI prepara un social e va alla guerra con X e Musk

OpenAI e X, quindi Altman e Musk, sempre più in rotta di collisione. Lo scontro tra i due, un tempo alleati già in tribunale, è destinato a surriscaldarsi se le indiscrezioni lanciate questa notte da The Verge dovessero essere confermate: OpenAI è interessata a creare un social network.

La struttura di questa piattaforma, dove le immagini sono il contenuto principale e vengono create (o trasformate) con l’intelligenza artificiale, sarebbe già pronta in forma di un prototipo interno che prevede l’uso del generatore di immagini di ChatGPT con associato un social feed, una idea parzialmente innovativa che prende le mosse dalle integrazioni con intelligenza artificiale di X che usa Grok, ma che la spinge oltre.

Il nuovo social, pare di comprendere, permetterebbe raccontare e commentare pensieri e opinioni non con foto reali, ma attraverso creazioni generate in tempo reale dall’AI, semplicemente descrivendole a parole.

Ad esempio, invece di postare la foto delle proprie vacanza, si potrebbe chiedere all’AI di generare una nostra immagine vestiti da esploratori oppure di modificarne una in maniera creativa, di ritoccarla e integrarla e condividere il risultato con gli amici. L’idea è creare un nuovo modo di comunicare: non più foto, ma idee trasformate in immagini, nate sul momento e integrato dall’intelligenza artificiale.

OpenAI ha dato il via a questa iniziativa sulla scia di quanto Musk ha gatto con Grok integrato in X, poi fusi in una sola azieda, In X il chatbot che consente di generare testi o immagini attraverso prompt.

Non si tratta solo di rivalità interna o di imitazione, Creando un social, Altman aggiungerebbe al suo arsenale un’arma importante — la stessa che il rivale già sfrutta: dati freschi e spontanei con cui addestrare i suoi modelli, come già accade su X.

Parliamo di immagini generate e reazioni degli utenti utili ad addestrare i suoi modelli, migliorando la comprensione del linguaggio, del gusto visivo, delle tendenze culturali e di come le persone interagiscono con l’intelligenza artificiale in modo creativo e spontaneo.

Secondo le fonti, Sam Altman avrebbe chiesto ad alcune persone esterne all’azienda feedback sul progetto, cercando di capire se l’idea abbia gambe per camminare da sola oppure se abbia senso integrarla in qualcosa di già esistente.

In termini pratici non è chiaro se OpenAI prevede di rilasciare il social network come app separata o integrare tutto in ChatGPT, app che intanto è diventata la più scaricata al mondo sulle piattaforme mobili, superando seppur di poco Instagram (combinando i download delle app dagli store per iPhone e Android).

OpenAI, lascia il capo del team che protegge l’umanità da AI Sam Altman ritratto – © macitynet.it

L’ingresso nel mercato dei social ovviamente metterebbe OpenAI in rotta di collisione anche con Meta (la multinazionale proprietaria di Facebook, Instagram, WhatsApp), la quale avrebbe intenzione di aggiungere social feed in una sua app indipendente pensata come assistente AI (Meta offre già un assistente virtuale – non richiesto – basato sull’intelligenza artificiale, in grado di dialogare con gli utenti con messaggi e domande, aiutare nella creazione di contenuti e rendere più semplici varie attività quotidiane).

Tutte le notizie che parlano di Intelligenza Artificiale sono nella sezione dedicata di macitynet.

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