Più che una telenovela una mini serie al cardiopalma: il tentato colpo di stato che ha sconvolto OpenAI e il settore dell‘intelligenza artificiale sembra destinato a chiudersi con un fragoroso fallimento: è stato firmato un accordo di principio per il ritorno di Sam Altman alla guida della società che ha contribuito a creare, insieme a un nuovo consiglio di amministrazione allargato.
Ricordiamo che la notizia shock del licenziamento di Altman dal ruolo di Ceo è stata subito seguita dall’abbandono del presidente e cofondatore Greg Brockman. Lo scompiglio completo è arrivato con la minaccia di circa 700 dipendenti OpenAI (sul totale di 770) di andare in Microsoft se il consiglio non avesse dato le dimissioni per farne subentrare uno nuovo, oltre al reintegro immediato di Altman.
Il nuovo consiglio è ora servito, come segnala The Verge: ne fanno parte Bret Taylor, Larry Summers e Adam D’Angelo, quest’ultimo è l’unico membro del consiglio precedente rinominato, pare, per dare continuazione e rappresentanza del consiglio precedente.
La maggior parte delle indicazioni sui lavori in corso provengono dai diretti interessati, tramite post sui social, oltre che dalle dichiarazioni raccolte dai media statunitensi tra dipendenti e manager della società.
i love openai, and everything i’ve done over the past few days has been in service of keeping this team and its mission together. when i decided to join msft on sun evening, it was clear that was the best path for me and the team. with the new board and w satya’s support, i’m…
— Sam Altman (@sama) November 22, 2023
Sam Altman e Microsoft nel nuovo consiglio OpenAI
Il compito principale del nuovo consiglio di amministrazione ristretto e temporaneo dovrebbe essere quello di valutare e nominare un nuovo consiglio di amministrazione stabile e allargato fino a nove persone, per riprendere il controllo di OpenAI.
Satya Nadella che ha placato le acque nel momento peggiore annunciando l’assunzione di Sam Altman, Greg Brockman e di tutti gli altri dipendenti openAI che volessero passare a Microsoft, ha dichiarato che non vuole più altre brutte sorprese. Microsoft ha investito fino a 10 miliardi di dollari in OpenAI integrandone le tecnologie AI in praticamente tutti i suoi software e servizi.
Per questa ragione Microsoft vuole un posto nel nuovo consiglio di amministrazione di OpenAI, così come lo vuole lo stesso Sam Altman, colto di sorpresa e amareggiato dal licenziamento.
We are encouraged by the changes to the OpenAI board. We believe this is a first essential step on a path to more stable, well-informed, and effective governance. Sam, Greg, and I have talked and agreed they have a key role to play along with the OAI leadership team in ensuring… https://t.co/djO6Fuz6t9
— Satya Nadella (@satyanadella) November 22, 2023
Secondo quanto si apprende dagli USA la lotta per il potere da cui si è scatenata la scissione interna non è ancora del tutto sopita (qui le possibili ragioni dello scontro), in ogni caso dagli ultimi post sui social e dichiarazioni entrambe le parti ora sembrano voler intraprendere un percorso di normalizzazione.
Indagine interna
Anche per questa ragione si è già trovato un accordo per avviare una indagine su quanto avvenuto, probabilmente condotta da uno studio legale esterno indipendente. Visto il successo delle mini serie TV sulle società di tecnologia, non sorprenderebbe una produzione dedicata alle vicende di OpenAI: il materiale certo non manca.
In questo articolo riportiamo il selfie di Greg Brockman insieme ai dipendenti OpenAI che annuncia il suo ritorno in azienda.
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