Ora gli sviluppatori possono implementare le funzioni di intelligenza artificiale OpenAI, inclusa la rete linguistica ChatGPT e il modello di trascrizione da voce a testo Whisper dentro le proprie applicazioni: per i due servizi infatti, entrambi creati da OpenAI, sono state appena rilasciate le API che consentono appunto a chi sviluppa app di aggiungere le nuove tecnologie di intelligenza artificiale dentro i propri software.
API di ChatGPT
L’API di ChatGPT utilizza lo stesso modello di intelligenza artificiale del popolare chatbot, ovvero la versione gpt-3.5-turbo attualmente in uso, e la parte forse più interessante è che il suo impiego non si limita solo a quello di potenziare i bot, ma può alimentare anche esperienze software “non chat” che potrebbero trarre vantaggio dal cervello dell’AI. Tutta questa tecnologia però ha un prezzo, che attualmente viene fissato a 0,002 $ per 1.000 token (circa 750 parole).
API di Whisper
Anche il modello di trascrizione dal parlato al testo Whisper lanciato a settembre dello scorso anno, adesso ha una sua API che a detta del presidente di OpenAI, Greg Brockman, si basa sullo stesso sistema open source ottimizzato però all’estremo risultando «molto, molto più veloce ed estremamente conveniente». In questo caso agli sviluppatori la trascrizione costerà 0,006 $ al minuto e potrà essere sviluppata in più lingue, con traduzione in inglese annessa.
Come cambiano i termini d’uso
Oltre alle API, la società OpenAI ha apportato una importante modifica ai termini d’uso degli sviluppatori, assecondando le richieste pervenute nelle scorse settimane e va a sistemare proprio quei problemi di privacy e sicurezza della versione precedente. In pratica adesso, a meno che uno sviluppatore non decida di aderire, OpenAI non utilizzerà più i dati inviati tramite l’API per «migliorare il servizio» o per addestrare il suo modello di intelligenza artificiale.
Sono stati anche semplificati i termini relativi alla proprietà dei dati per chiarire che gli utenti possiedono sia l’input che l’output.
Tutto questo – dice Brockman – perché uno dei maggiori obiettivi di OpenAI è stato quello di capire «Come poter diventare super amichevoli con gli sviluppatori: la nostra missione è realizzare una piattaforma su cui altri siano poi in grado di costruire la propria attività commerciale».
Tutte le notizie che parlano di Intelligenza Artificiale sono disponibili a partire da questa pagina di macitynet.