Il dominio ventennale di Alphabet Google nelle ricerche e nella pubblicità online è sotto doppia pressione: da una parte la Giustizia USA che chiede la vendita di Chrome e, sempre più, anche da OpenAI che dopo aver presentato il motore di ricerca con AI SearchGPT ora valuta, o molto probabilmente sta già creando un suo browser.
OpenAI si sta muovendo molto rapidamente su più fronti. Secondo quanto riporta The Information la startup che ha dato il via al boom intelligenza artificiale con ChatGPT ha discusso sia del browser, sia di possibili accordi per offrire funzioni di ricerca a terze parti.
Questo in contemporanea anche con trattative di licenza e pagamenti a editori e media, per ottenere contenuti in cambio di visibilità. Sul fronte media OpenAI avrebbe incontrato Conde Nast, Redfin, Eventbrite, Priceline e altri ancora. Dipendenti di queste società dichiarano di aver visionato prototipi e design per i nuovi prodotti di OpenAI.
In realtà, osservando la fulminante ascesa di OpenAI e prodotti AI associati, la scelta di creare un browser AI è uno sviluppo logico e naturale. Quello che forse più sorprende nelle ultime indiscrezioni sono le trattative tra OpenAI e Samsung.
Persino il partner storico più fidato di Google non può correre il rischio di farsi trovare impreparato: Samsung avrebbe discusso con OpenAI per funzioni AI sui propri dispositivi. Se l’operazione andasse in porto risulte.
Se l’operazione andasse in porto risulterebbe un colpo non piacevole per Gemini, l’AI di Google che soffre il problema di essere arrivata dopo e non senza problemi di gioventù. Non è dato sapere l’esito della trattativa, ma è un altro segnale che AI sta cambiando davvero tutto. Per quanto riguarda invece il browser di OpenAI sembra dovremo aspettare ancora un po’.
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