Come previsto e preannunciato (anche dal nostro sito) dopo oltre 14 mesi il comitato tecnico congiunto dell’International Standardization Organization (ISO) (http://www.iso.org) e dell’International Electrotechnical Commission (IEC) ha concluso il suo processo formale di valutazione della bozza di standard internazionale (DIS) 29500: Office Open XML (Open XML) presentata da Ecma International.
Sebbene il risultato del voto finale non sia stato ancora formalmente annunciato, informazioni e notizie disponibili pubblicamente sembrano indicare che lo standard Open XML abbia ricevuto un supporto estremamente ampio. Secondo notizie presenti in rete, l’86% di tutti gli organismi nazionali ha supportato la standardizzazione ISO/IEC. Inoltre, il 75% dei membri nazionali partecipanti (noti come “membri P”) hanno supportato la standardizzazione ben al di sopra del 66.7% richiesto per questo gruppo. L’Open XML diventa così uno standard aperto di formato dei documenti riconosciuto da ISO e CE, al pari di HTML, PDF e ODF.
Lo standard aperto ha già ottenuto il supporto nell’intera industria del software per l’utilizzo su varie piattaforme, incluso Mac OS X. Office per Mac produce infatti file in formato XML. Tra gli sviluppatori, dice Microsoft, che lavorano per creare su soluzioni XML c’è anche Apple.
Microsoft sottolinea i vantaggi del formato aperto “nel campo del recupero dei dati – dice Redmond – l’interoperabilità con i sistemi aziendali e la conservazione dei documenti nel tempo. I formati sono ottimizzati con un livello di precisione e dettaglio che facilita la compatibilità di miliardi di documenti nel futuro. I documenti nel formato Open XML hanno la caratteristica peculiare di integrare altri tipi di sistemi e dati con i documenti basati su Open XML pur mantenendo una separazione chiara e semplice della parte di presentazione delle informazioni (markup Open XML) e dei dati (schemi custom e loro istanze). Questo significa che le organizzazioni possono usare i formati Open XML per presentare informazioni provenienti da altre applicazioni e sistemi senza doverle prima tradurre, un’innovazione fondamentale per gli sviluppatori che desiderano integrare informazioni commerciali in tempo reale nei loro documenti, o per chi vuole marcare i documenti secondo un sistema di “tag” su misura per migliorare la comprensione dei contenuti dei loro documenti”
Nel nostro Paese, Office Open XML ha raccolto il supporto da parte di aziende e operatori del mercato IT: sono una quarantina le imprese, fornitori di soluzioni e istituzioni del pubblico settore che creano o che creeranno soluzioni in Open XML. Tra queste, aziende quali Carige, Poste Italiane, Telecom Italia, Sielte, rappresentanti della Pubblica Amministrazione come Provincia Autonoma di Trento, Regione Veneto e Iride Acqua e Gas, e molti operatori del mercato IT quali Managed Designs e C.S.D. Soluzioni Bancarie, Vevy Europe e Gruppo Esaote, Engineering, Gruppo STR, Edisoftware, DeltaPhi, it Consult, Reisystem, Solnuke, Crionet, AB Sistemi, ASPItalia, Digisoft Multimedia e Nuovi S.O.C.I.
Ricordiamo che il formato ODF (Open Document Format) è stato approvato come standard ISO nel maggio del 2006.