Dopo aver rivoluzionato il settore delle mirrorless con l’acclamata serie OM-D, Olympus ha deciso di tentare il bis e vuole farlo con la nuova Olympus PEN-F, nuovo gioiello su cui grava il dovere di rivitalizzare la serie PEN, considerata fino ad oggi la linea più “easy” del marchio nipponico, e a cui Macitynet ha dato uno sguardo in anteprima per andare alla scoperta delle sue caratteristiche e del target cui si rivolge.
Così come accaduto per la OM-D, la nuova PEN-F trae la sua ispirazione stilistica dalla PEN-F analogica, iconica SLR rimasta nel cuore di molti appassionati Olympus. Di quella storica fotocamera la nuova Olympus PEN-F riprende il nome ed il design, declinato appositamente per il 2016 e riprogettato per un pubblico creativo ed esigente.
Ideale per la street photography date le dimensioni contenute, la PEN-F non vuole essere la top di gamma ma porta con sé probabilmente il miglior bagaglio tecnologico offerto fino ad oggi dall’azienda, superando anche la recente OM-D E-M5 Mark II di cui è strettissima parente.
Si parte con un esclusivo nuovo sensore da 20 MP senza filtro passa-basso, che rende la PEN-F la fotocamera più risoluta del marchio;ì visto che tutte le altre top di gamma hanno un sensore da 16 megapixel È incluso l’ormai famosa modalità di scatto ad alta risoluzione: 50 MP in formato JPG e 80 MP in formato RAW.
Presente anche il mirino OLED da 2.36 milioni di pixel e fattore di ingrandimento di 0,62, questa volta spostato sulla sinistra come le classiche fotocamere a telemetro, comodo e poco ingombrante; c’è il notissimo sistema di stabilizzazione a 5 assi, fiore all’occhiello della tecnologia Olympus, capace di far guadagnare fino a 5 stop utili per gli scatti in condizioni di luce difficile.
La vera novità rispetto alle altre fotocamere Olympus è la nuova ghiera di controllo del colore, che va ad occupare lo stesso spazio presente nell’iconica macchina analogica. Grazie a questa ghiera è possibile attivare e controllare tutta una serie di impostazioni che andranno ad agire direttamente sulle impostazioni dei colori e sui filtri artistici.
Si potranno dunque personalizzare gli stili fotografici, applicare preset o utilizzare le impostazioni già inserite e presenti nella fotocamera, per dare un tocco personale agli scatti, il tutto a portata di mano, sulla ghiera principale posta di fianco all’obbiettivo.
Novità assolute sono le funizoni Monochrome Profile Control e Colour Profile Control: la prima offre il controllo della curva tonale, della grana e delle ombre e della conversione in bianco e nero con tre  programmi preimpostati, mentre la seconda Colour Profile Control mette a disposizione tre programmi pre-impostati e controlla la curva tonale, e per regolare la saturazione di 12 colori su 11 differenti livelli.
Infine secondo Olympus la PEN-F è ad oggi la fotocamera con la risposta rapida più veloce al mondo, vantando il più breve intervallo tra la pressione del pulsante di scatto e l’acquisizione dell’immagine.
La PEN-F sarà disponibile a partire dalla metà del prossimo mese di febbraio 2016 in versione black o silver, ai seguenti prezzi indicativi al pubblico: 1.199 euro per il solo corpo, 1.399 euro in kit con l’obiettivo M.ZUIKO DIGITAL ED 14-42mm 1-3.5-5.6 EZ Pancake e 1.499 euro con l’obiettivo M.ZUIKO DIGITAL 17mm 1:1.8.
Come accennato in apertura, Macitynet ha avuto la possibilità di provare per alcune ore la nuova Olympus PEN-F: le prime impressioni denotano un’eccellente maneggevolezza, stile impeccabile nel suo connubio fra vintage e modernità, ed una disposizione dei comandi migliore rispetto alla Olympus OM-D E-M5 Mark II, in particolare nella risposta meccanica delle ghiere, più salde ferme nelle loro impostazioni. Un test approfondito arriverà quando avremo la possibilità di svolgere un test completo.
Qui di seguito un galleria di immagini reali della PEN-F.