Nicholas Negroponte è un genio: ha costruito un pezzo del futuro di tutti noi scrivendo libri come “Essere digitali” e creando il Media Lab del Mit di Boston. Poi, creando il progetto dell’OLPC, cioè del singolo computer super-low-cost per i bambini dei paesi emergenti, non è riuscito nel suo scopo direttamente (il computer da 100 dollari in effetti non esiste), ma è riuscito a far partire indirettamente uno dei più ricchi e interessanti fenomeni dell’ultimo decennio, vale a dire il mercato dei netbook, i Pc bonsai sottopotenziati, ultrapiccoli e molto low cost che piacciono tantissimo nei nostri mercati sviluppati.
Adesso OLPC e The Fuse Project cercano di mettere a segno un altro colpo. Creare un tablet da 75 dollari. E hanno provocato l’ira e lo scetticismo, oltre alle critiche, di molti in tutto il mondo. Un piano velleitario, fatto solo per attrarre attenzione e senza capacità di produrre quel che viene promesso, è stato detto. Nicholas Negroponte si aspetta di arrivare alla versione 3.0 del suo XO, il computer prodotto da OLPC (One Laptop Per Child, questo l’acronimo estruso del progetto) con una innovazione molto forte. Infatti, grazie al processore Arm e ad una tastiera limitata, il computer dovrebbe compiere la definitiva transizione alla forma di tablet, che Negroponte ritiene essere sempre la migliore e la più promettente, e di poterlo vendere entro il 2012 a 75 dollari.
Gli scettici ritengono che sia più probabile che si avveri la profezia Maya sulla fine del mondo che non arrivi realmente il tablet di Negroponte a quella cifra. Nel 2005 sempre Negroponte aveva lanciato l’idea del computer da 100 dollari mancando in maniera plateale l’obiettivo e dando la misura di quanto fosse limitata la visione del progetto dal punto di vista esecutivo. Altri, da Asus alla stessa Microsoft, avevano capito il potenziale ed erano riusciti ad “ipnotizzare” governi di paesi in via di sviluppo o già sviluppati come il Portogallo, inondando le case e le classi di computer low cost.
Adesso quel che viene definito un “sogno”, cioè un vaporware hardware, cioè lo XO-3, dovrà cominciare a guadagnare un minimo di credibilità nella comunità internazionale che ha capito quali siano le grandi capacità di intuizione e i limiti estremi di esecuzione da parte del gruppo di lavoro messo insieme da Negroponte. Nonostante siano circa 1,4 milioni i portatili finora dati ai bambini di tutto il mondo, infatti, la fiducia nella capacità di creare entro il 2012 un apparecchio realmente capace di dare la modernità del tablet (e le funzionalità che gli attuali sistemi operativi non sono ancora riusciti a sbloccare) a soli 75 dollari a pezzo, appare abbastanza tentennante.