Oliver Stone contro Pokémon GO. Il popolare regista Statunitense si è scagliato recentemente contro il gioco di Niantic considerandolo pericoloso per le persone e foriero di scenari distopici.
Stone ha presentato al recent Comic-Con di San Diego il suo prossimo film, Snowden, basato sulla storia di Edward Snowden e sullo scandalo della NSA e del programma PRISM, nato per spiare utenti e organizzazioni nel mondo.
Stone è stato interpellato su Pokemon GO riguardo alle tematiche legate alla privacy, di sicuro coinvolte nell’uso dell’applicazione, che sfrutta pesantemente il GPS per tracciare gli spostamenti degli utenti.
La risposta di Stone è stata poco conciliante: “E’ un nuovo livello di invasione [della privacy]. E’ la più grande fra le nuove attività e quella in maggior crescita, hanno investito enormi quantità di denaro nel data mining. Con il data mining si può tracciare ogni singola persona in questa stanza, le informazioni su ciò che state acquistando, quello che vi piace – soprattutto, il vostro comportamento”.
Stone fa poi riferimento al capitalismo della sorveglianza dove “la fase iniziale non è a scopo di lucro, all’inizio, ma diventa tale alla fine, in quanto crea una propria consapevolezza fino a quando non manipola il nostro comportamento e cominciamo ad agire in quel modo”, caratteristiche che secondo Stone sono comuni ad internet e portano inevitabilmente al totalitarismo.
Le preoccupazioni di Stone non sono certo nuove negli attuali scenari di analisi delle attività online anche se al momento è difficile ricondurre a Pokemon GO caratteristiche potenzialmente lesive della privacy che vadano aldilà di quelle presenti in altre app storiche, come ad esempio la maggior parte delle app di mappe.