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Ogni iPhone e iPad può diventare un dispositivo iBeacon

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Ogni singolo dispositivo Apple tra i più moderni, in grado di supportare iOS 7 e che sia dotato di Bluetooth 4 può trasformarsi in un dispositivo iBeacon. Questo quel che sta emergendo in queste ore sia da articoli di giornale che dall’esame della documentazione di sviluppo di Apple.

iBeacon, un sitema che consente di predisporre una rete di trasmettitori capaci di fornire informazioni micro geolocalizzate, aveva suscitato grande interesse fin dal momento in cui è stato annunciato, alla scorsa WWDC, ma è in questi ultimi giorni ad essere  davvero finito in alto sulle pagine dei giornali specializzati grazie all’attivazione della funzione nei 254 negozi statunitensi di Apple. Ed è qui, in quella che per gli USA è una delle principali catene di vendita al dettaglio, sembra si stiano usando, accanto a dispositivi specializzati, anche iPhone e iPad come trasmettitori iBeacon. Si tratta, apprendiamo da TechCrunch, di iPhone e iPad disposti sui vari tavoli, tra i quali quelli usati per fornire le informazioni tecniche sui MacBook e gli iMac sui quali si trova anche l’applicazione Apple Store.

Il fatto che iPhone ed iPad possano essere un trasmettitore per lo standard iBeacon diventa un aspetto di estremo interesse per tutte le attività che usano gli iPad in modalità chiosco informativo o come cassa per i pagamenti, ampliando ulteriormente gli ambiti di applicazione ed utilizzo della geo-localizzazione indoor (che ricordiamo può avere un range di azione dai 20cm ai 50metri). Il numero di negozi in grado di avere immediatamente nei loro punti vendita una rete di trasmettitori iBeacon senza spendere un solo euro, è enorme. Per capire di che numeri si parla basti sapere che un’azienda specializzata proprio in kiosk informativi ha installato, da sola, oltre 50mila iPad in hotel, ristoranti, negozi ed altre location. Certo i trasmettitori di Beacon disponibili sul mercato sono molto più economici di un iPad o di un iPhone da destinare allo stesso scopo, ma ovviamente l’uso come trasmettitore è proprio ideale per applicazioni più sofisticate come i kiosk informativi interattivi.

Per quanto riguarda l’aspetto più propriamente tecnico la trasformazione di un iPhone o di un iPad in trasmettitore Beacons non è molto difficile dal punto di vista della programmazione, anzi al seguente link trovate proprio un semplice tutorial

Un’unica applicazione può commutare da trasmettitore a ricevitore un iPhone o un iPad. Per quanto riguarda la trasmissione non vengono emesse entità informative al di fuori di quelle prettamente tecniche ed identificative. Nella fattispecie un trasmettitore Beacons viene identificato attraverso tre parametri: proximityUUID, Major e Minor. L’UUID è l’identificativo di brand se così vogliamo definirlo, quindi per esempio tutti i trasmettitori Apple avranno un unico UUID, quelli da MACY’S un altro e così via. Così facendo le applicazioni dedicate dei vari retailer identificheranno univocamente i trasmettitori di proprio riferimento. Major e Minor servono per dare un ulteriore precisione nell’identificazione, per esempio Major potrebbe essere il codice univoco di ogni Apple Store e Minor il codice del prodotto da identificare e per il quale fornire (attraverso l’app del ricevitore) le informazioni all’utente. Dello scambio di informazioni tra dispositivo trasmittente e quello ricevente, fanno parte oltre ai tre parametri fissi ed identificativi, altri tre parametri variabili: Proximity, Accuracy e RSSI. Proximity può assumere solo 4 valori: Unknown; Immediate: Near e Far, dove Immediate scatta all’incirca sotto una distanza di 50cm circa.

L’accuracy cambia costantemente, in relazione alle interferenze e RSSI è l’ampiezza di segnale espressa in decibel che varie prove ormai han quasi convertito in distanza precisa.

Tutto il resto del lavoro deve esser svolto dall’applicazione ricevente che si attiva quando inizia a rilevare il trasmettitore del brand di riferimento e comunica all’utente dell’iPhone o dell’iPad ricevente tutta una serie di informazioni, o di offerte speciali, in relazione alla distanza dal trasmettitore.

Dettagli tecnici a parte che riguardano gli sviluppatori e i negozi, quel che conta per gli utenti finali è che la difusione di iBeacon potrebbe essere molto più veloce di quanto non si potesse pensare nei mesi scorsi. Grazie ad iBeacon, lo ricordiamo, potrebbe essere possibile distribuire coupon a chi entra in un negozio o ci passa davanti con in tasca un iPhone, oppure far sapere a chi guarda un prodotto che c’è una offerta speciale su uno simile. Potrebbe essere anche possibile fornire informazioni approfondite su uno specifico prodotto in esposizione o lanciare sul cellulare del cliente funzioni interattive che stimolano alla esplorazione e all’acquisto.

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