Da solo iPhone 6 Plus conta almeno il 25% delle vendite complessive di iPhone registrate da Apple dal lancio di settembre. Come a dire che ogni quattro iPhone venduti, uno è un phablet: questa percentuale è indicata da due ricerche distinte realizzate da Consumer Intelligence Research Partners e da BMO Capital Markets.
Secondo la prima iPhone 6 da 4,7” rappresenta il 62% delle vendite, iPhone 6 Plus il 24% mentre il rimanente 14% sono vendite dei modelli precedenti. Per BMO Capital Markets iPhone 6 Plus rappresenterà una quota compresa tra il 25% e il 30% delle vendite totali di smartphone di Apple nel 2015, previsione elaborata intervistando 800 utenti in USA e Regno Unito, così come riporta AppleInsider. Interessante notare che circa la metà degli intervistati ha dichiarato di voler acquistare un iPhone 6 con 64 GB di memoria, percentuale elevata ma giustificata dalla maggior convenienza per i modelli più capienti, proposti da Apple quest’anno a solo 100 dollari in più, 100 euro per il 64 GB rispetto al 16 GB, avendo eliminato i modelli da 32 GB.
Entrambe le società di analisi sopracitate, ma anche numerosi analisti e osservatori monitorano il mix di iPhone venduti da Apple per formulare una previsione su ricavi e profitti. iPhone 6 Plus costa più del modello da 4,7” mentre per le versioni da 64 GB occorre sborsare altri 100 euro (o dollari): in entrambi i casi si tratta di tendenze che fanno lievitare il prezzo medio di vendita di iPhone e di conseguenza i ricavi. Ovviamente per costruire iPhone 6 Plus Apple spende più che iPhone 6 da 4,7” ma per il momento le previsioni sono ottimistiche: i grandi numeri di vendita, il successo del phablet e la spinta ai modelli più capienti faranno innalzare ricavi e profitti della Mela. La prima prova ufficiale in questo senso arriverà lunedì 20 ottobre, quando i dirigenti di Cupertino presenteranno i risultati dell’ultimo trimestre.