Con una marea di modelli per tutte le tasche e con una serie di prodotti di gamma media e medio alta come P10 (qui la nostra recensione) e Honor 9, dotati di doppia fotocamera e modalità di scatto che alcuni utenti ritengono più versatili di qulle di Apple, con i suoi modelli di pari prezzo Huawei non nasconde di puntare a diventare il primo produttore di cellulari al mondo.
Se si guarda ai numeri di terminali venduti il sorpasso su Apple è già avvenuto, anche se Cupertino rimane sempre il costruttore che incamera la percentuale più consistente di profitti dell’intera industria smartphone, mentre la marcia di avvicinamento a Samsung potrebbe fare tesoro del caos ai vertici dell’azienda coreana. Ma il nuovo Huawei Mate 10 avrà molto di più di una caratteristica che accomuna il grande produttore cinese all’azienda di Tim Cook: l’introduzione di un processore per l’”Intelligenza Artificiale” proprietario nello smartphone che sarà presentato questa sera a Monaco di Baviera, evento a cui Macitynet parteciperà con i suoi inviati.
L’altro processore neurale
Il telefono, o meglio il processore di cui è dotato è stato largamente anticipato in un keynote ad esso dedicato a IFA 2017 probabilmente per togliere ad Apple il primato dell’annuncio di un processore “bionico” e oggi confrontando qualità e capacità con quelle promosse da Cupertino direttamente sul nostro iPhone 8 possiamo certamente dire che gli obiettivi sono gli stessi: velocizzare e rendere più “smart” tutte quelle operazioni che non richiedono un semplice calcolo matematico, ma la simulazione di una intelligenza in grado di decidere il livello di blilanciamento tra luci ed ombre di una foto, di riconoscere gli oggetti in essa contenuti, di capire la differenza tra oggetti in primo piano e sfondo e altro ancora.
Huawei Mate 10 probabilmente non sarà rivoluzionario per il riconoscimento facciale come iPhone X e supporterà l’identificazione attraverso le impronte come iPhone 8 e precedenti. Sarà sicuramente dotato di doppia fotocamera da 12 e 20 Mpixel realizzata in collaborazione con Leica e con diverse modalità di scatto “intelligente”. Arriverà in due o tre modelli: lite e standard con uno schermo 16:9 che occuperà gran parte del frontale ed terminale con display in formato 18:9.
La rete, quarto componente del vostro smartphone
Se oggi un moderno processore mobile comprende CPU con l’unità matematica, la GPU che si occupa di gestire i processi grafici ed ora anche una NPU (Neural Processing Unit), Huawei fa riferimento a un quarto componente che conosce bene: la rete. La rete è intesa ovviamente come la capacità di rifornire e amplificare l’operatività dello smartphone inferendo nuove nozioni e capacità e trasferendo questo sapere aumentato a un sistema centrale, si pensi per esempio al riconoscimento vocale, all’arricchimento di vocaboli che avviene accumulando dati dall’interazione con gli utenti con Siri o sistemi analoghi.
Ma la rete è anche l’infrastruttura fisica e la capacità di connettività anche nel mondo IoT, sia per l’utente consumer che per l’universo dell’industria. Huawei in questo campo è indubbiamente all’avanguardia e gli annunci degli ultimi mesi non fanno che confermare l’enorme espansione dell’azienda in questo campo sia nell’avanzamento del software che negli accordi di partnership. Huawei Mate 10 sarà tra i primi dispositivi ad integrare doppie SIM con piena potenzialità LTE su entrambe, tutto questo grazie alla potenza del nuovo processore Kirin 970 che lavorerà sia per il risparmio energetico che per l’efficienza delle prestazioni.
Quanto di questa tecnologia ricadrà sull’utente finale in termini di velocità operativa, qualità di gestione e nel campo fotografico e video, capacità di analisi del soggetto ed elaborazione finale della ripresa? Lo vedremo nelle prossime ore: l’appuntamento è per il tardo pomeriggio di oggi con le novità della presentazione di Huawei Mate 10 che gli inviati di Macitynet raccoglieranno a Monaco di Baviera per offrire ai lettori reportage, fotogallerie, prime impressioni anche a confronto con iPhone 8.