Da oggi cambia il listino app e giochi iOS; solo una settimana fa, però, si pensava che il prezzo minimo imposto fosse di 1,09 euro (precedentemente 99 centesimi), ma oggi le pagine di App Store sembrano raccontare un’altra storia. Alcune delle precedenti app a 99 centesimi, in effetti, sono oggi visibili a 1,09 euro, altre partono addirittura da 49 centesimi, ma rimane il fatto che la fascia da 99 centesimi rimane viva e vegeta, contrariamente a quanto si pensava.
Ed allora, mentre alcuni sviluppatori hanno accolto l’invito Apple, aumentando il prezzo dell’app da 99 centesimi a 1,09 euro, altri hanno scelto di mantenere il prezzo originario. Altre app, invece, costano addirittura meno: solo 49 centesimi. Basta sfogliare le pagine dello store digitale Apple per accorgersi dei cambiamenti; se fino a qualche ora fa Earn to Die 2 costava 99 centesimi, adesso lo si potrà acquistare a 1,09 euro. Se si guarda, invece, al primo episodio della serie, il prezzo di download continua ad essere di 99 centesimi.
A quanto pare, allora, Apple non ha imposto il rincaro da 99 centesimi a 1,09 euro, restando gli sviluppatori liberi di scegliere se mantenere il vecchio listino, o applicare quello nuovo: molte delle app precedentemente listate a 99 centesimi, continueranno ad avere lo stesso prezzo. Peraltro, c’è una gradita sorpresa: molte app, soprattutto giochi, possono essere acquistati a 49 centesimi. Si tratta di un prezzo addirittura inferiore al listino minimo imposto qualche anno fa, quando le app partivano da 79 centesimi. Basta dare uno sguardo alle classifiche giochi per rendersi conto che sono davvero tante le produzioni che costano adesso 49 centesimi: Sky Safari, Hitman Sniper e Minimotor Racing tanto per citarne alcune.
Insomma, il panorama dei prezzi App Store attuale sembra diverso da quello che si poteva descrivere una settimana fa, quando sembrava che le applicazioni avrebbero dovuto avere un costo minimo di 1,09 euro. Che ci sia stato un dietro front? La speranza è che qualcosa possa cambiare anche rispetto alla comunicazione di un taglio nella percentuale riconosciuta ai siti che segnalano app e che procurano una vendita dei programmi, in modo che anche i piccoli studi di sviluppo possano ottenere maggiore visibilità.