Ofo, la nuova offerta di Bike sharing partita da qualche settimana a Milano, ha presentato oggi la sua proposta, in un evento congiunto con il comune di Milano, rappresentato dal sindaco Giuseppe Sala.
In una ottica di proposta ecologica iniziata qualche anno fa, Sala ha sottolineato l’importanza del tema ambientale, in linea con molti altri sindaci di alcune delle più importanti città del mondo, che si appresta a incontrare in un evento a Parigi la settimana prossima.
In effetti Milano, più di altre città italiane, ha un grande problema con l’inquinamento, perché oltre allo smog derivato dal traffico c’è il problema della posizione geografica in pianura, un luogo dove gli agenti atmosferici non aiutano a smaltirlo.
Ofo non è l’unica offerta attualmente presente a Milano di Bike sharing, ma è la più importante come immagine e come numero di unità presenti (circa 4.000 attualmente, ma dovrebbero aumentare di altre 12.000 nel corso del 2018).
Ofo, dall’oriente un business smart
Ofo nasce come startup nel 2014 dal creatore Dai Wei e ha visto un crescendo importante sia di pubblico che da parte degli investitori: l’ultimo in ordine di tempo è stato quest’anno dal gruppo Alibaba con 700 milioni di dollari.
Il servizio di sharing, che come altri, si basa interamente sulla App, disponibile per iOS e Android, che consente di localizzare le biciclette, sbloccarle e pagare automaticamente tramite una carta di credito associata.
I prezzi, annunciati oggi ma attivi dal 1 Novembre, sono di 0,20 € sino a 30 minuti, 0,30 € per la seconda mezz’ora (cioè dal minuto 31 al minuto 60), 0,50 € per i minuti successivi (ogni 30 minuti) sino ad un totale massimo di 5 Euro al giorno, al raggiungimento del quale il conteggio si ferma, senza alcun costo di deposito.
Il servizio funziona in modo molto semplice: tramite l’App si localizza la bicicletta più vicina, si arriva sul posto e la si sblocca (sempre dall’App) e si inizia il viaggio. Al termine basterà bloccare il lucchetto manualmente per localizzare il totale dell’addebito, tutto direttamente sull’App.
Fiducia si, ma anche buonsenso
Si può parcheggiare ovunque sia permesso dal codice della strada come dal buon senso, facendo in modo che l’unità sia facilmente reperibile dal prossimo utente: in merito ai numerosi eventi di inciviltà che hanno popolato le pagine delle cronache milanesi delle ultime settimane, i responsaibili di Ofo hanno dichiarato che il fenomeno è sentito ma che al momento rientra nei parametri preventivati.
All’interno dell’App esiste però un modo per segnalare eventuali parcheggi inappropriati o appunto atti di vandalismo; Ofo sta collaborando attivamente con le forse dell’ordine per arginare il fenomeno il più possibile, e anche se saranno di certo previste delle sanzioni per chi non rispetta le regole del buon uso, tali sanzioni sono ancora al vaglio, perché l’azienda vuole un sistema e una scala cucita addosso alla città di Milano, e non standardizzata su altre città.
Le biciclette, che abbiamo avuto modo di provare nel corso della giornata, sono tutte in metallo, con be tre velocità, campanello e luci, un cestino frontale (porta sino a 5 KG), sellino regolabile e ruote da 24” a gomma piena (per prevenire le forature).
All’interno dell’App è disponibile un servizio di segnalazione per eventuali guasti.
Il servizio è già pronto e disponibile all’interno dell’area di Milano, e forse sarà ampliato ad alcuni comuni confinanti nel corso del 2018.
Il business, che conta di saturare più di tutto l’ultimo chilometro, ha registrato nel periodo di prova 320.000 tragitti compiuti per 325.000 km percorsi (quindi praticamente 1 Km a utente).