Microsoft gioca tutto sulla chat. Office, la suite per la produttività aziendale e gallina dalle uova d’oro per l’azienda, adesso cambia. Annunciato in un evento svoltosi nelle scorse ore a New York l’arrivo di Microsoft Teams. Per Microsoft è l’inizio dell’era della collaborazione.
I due personaggi saliti sul palco sono stati il Ceo di Microsoft, Satya Nadella e il suo braccio destro Kirk Koenigsbauer, Office Corporate Vice President. La soluzione presentata è basata su Microsoft Team, la chat che adesso entra a far parte ufficialmente dell’ecosistema Office 365.
Il senso dell’innovazione di Microsoft è spingersi ancora oltre nella strada della collaborazione: la possibilità di lavorare a documenti comuni in gruppo. È il cambiamento della struttura di lavoro resa possibile dall’informatica e dalla rete: la connessione always on permette a chi lavora a un progetto in comune di mettere le mani sullo stesso documento nello stesso tempo.
Questo cambiamento ha molti possibili approcci. Uno è “liquefare” il documento, che diventa un flusso, un altro è costruire strumenti di collaborazione dentro i quali condividere i documenti, un altro è aggiungere la chat attorno al documento. Era l’approccio di Quip, applicazione per la creazione di documenti con chat a latere (una sorta di versione online dei commenti e delle revisioni) che è stata fondata nel 2012 da Bret Taylor (uno degli autori di Google Maps diventato poi dirigente di Facebook e adesso imprenditore) che ha venduto tutto a Salesforce pochi mesi fa.
Invece per Office 365 Microsoft Teams, Redmond immagina di aggiungere le funzionalità di collaborazione che, scrive l’azienda in un comunicato, “Lo rendono uno strumento universale in grado di rispondere alle esigenze di produttività e interazione dei team di lavoro odierni, che per eccellere devono essere sempre più dinamici”.
Tra le funzionalità di maggior rilievo presentate da Microsoft ci sono i nuovi strumenti di messaggistica istantanea per permettere ai team di comunicare in tempo reale, un hub per il lavoro in team, la possibilità di personalizzare l’esperienza rispetto alle esigenze dei singoli team, le funzionalità di sicurezza per condividere informazioni in modo protetto.
Il passaggio di Microsoft è interessante perché ibrida definitivamente la realizzazione di documenti Excel, World e PowerPoint con la rete, consente agli autori di mettere fisicamente le mani nei PC di altri autori (ad esempio modificando il documento condiviso), e cambia il paradigma di lavoro documentocentrico attorno al quale hanno lavorato per decenni le aziende e gli uffici di tutto il mondo.
Ma soprattutto l’introduzione di Microsoft Teams dovrebbe essere il sistema per rimettere tutti gli utenti di Office sulla piattaforma Microsoft vincolando le aziende all’abbonamento e ai servizi cloud offerti da Microsoft Azure se vogliono collaborare con altre aziende. Una mossa molto interessante che sarà curioso vedere se e come funzionerà.