L’acquisto di Microsoft da parte di Nokia non modificherà i rapporti e le alleanze che l’azienda di Redmond ha costruito negli ultimi anni per la realizzazione e l’espansione dell’ecosistema di OEM Windows Phone. Queste le dichiarazioni di Terry Myerson, EVP Operating Systems di Microsoft che si è affrettato nel voler rispondere (almeno in maniera formale) ad uno dei dubbi sorti immediatamente dopo l’annuncio dell’importante acquisizione.
L’annuncio di oggi non cambia nulla – l’acquisizione del gruppo Devices di Nokia contribuirà alla realizzazione di un mercato Windows Phone, sia per Microsoft che per i nostri partner OEM.
Un atteggiamento abbastanza simile a quello adottato da Google in seguito all’acquisizione di Motorola: Mountain View dichiarò che fin da subito che non avrebbe favorito Motorola rispetto ai suoi partner Android e fino ad oggi è giusto sottolineare quanto l’azienda sia riuscita a mantenere la promessa.
La situazione sul mercato per Nokia e Microsoft è però diversa: Nokia è di gran lunga il primo OEM Windows Phone in termini di vendita: 8 dispositivi Windows Phone venduti su 10 portano il brand dell’azienda finlandese, mentre gli altri partner OEM Windows Phone, come Samsung e HTC, hanno una quota di mercato abbastanza irrilevante, non avendo mai puntato in maniera massiccia su Windows Phone, concentrandosi su Android.
Al momento nessuno degli OEM Windows Phone ha rilasciato commenti, se si esclude HTC, che – contattata da The Verge – ha dichiarato di star valutando la situazione e di non avere alcun commento da rilasciare. Con l’acquisto di Nokia, Microsoft diventa ufficialmente concorrente dei suoi OEM e tale posizione potrebbe spingere i suoi partner ad abbandonare definitivamente il supporto a Windows Phone, il cui ecosistema non può essere difficilmente considerato indispensabile per il business di nessuno di essi.