Anche Obama vuole le backdoor per tenere d’occhio i terroristi. Il presidente si è schierato accanto al primo ministro inglese David Cameron, che aveva avanzato l’idea alcuni giorni fa, durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, tenutasi tra venerdì e sabato. L’idea, lo ricordiamo, è controversa: introdurre un sistema che possa consentire ai governi di ascoltare le conversazioni in sistemi di messaggistica come iMessage o WhatsApp e nel caso restasse impossibile accedere alle conversazioni da parte dei Governi, bloccare il loro uso.
Secondo la testata The Hill afferma il presidente Obama ha avuto commenti comunque misurati riguardo l’idea di creare backdoor nei software, ma alla fine l’obiettivo del Presidente non è molto diverso da quello di Cameron : per mantenere la sicurezza sull’utente è necessario spingersi lontano. “I social media e Internet sono i mezzi principali con cui queste organizzazioni terroristiche comunicano. Questo – ha detto Obama – non è diverso da quello che fa chiunque altro, ma loro sono molto bravi a farlo e quando abbiamo la possibilità di tenerne traccia in un modo legale, conforme ad una procedura dovuta, ad uno stato di diritto e supervisione sempre presente, è una capacità che dobbiamo conservare”.
Che cosa vogliano fare gli USA non è ancora chiaro, ma è evidente che per dare seguito all’idea di Obama le aziende hi-tech, fra cui possiamo includere senza dubbio colossi come Google, Apple e Facebook, devrebbero creare una via di accesso ai loro software. Presto potrebbero essere costretto a farlo?