La settimana scorsa il sito The Inquirer ha pubblicato un approfondito esame condotto sul chip grafico GeForce 9600M integrato nei nuovi MacBook Pro in cui si verificava la corrispondenza dei materiali utilizzati nei nuovi chip, identico a quello adottato nei precedenti processori soggetti a problemi di surriscaldamento. La corrispondenza della lega utilizzata per il packaging ha portato The Inquirer a sostenere che anche i recenti MacBook Pro unibody fossero soggetti ai gravi problemi di malfunzionamento riscontrati questa estate in numerosi portatili PC di marchi diversi tutti integranti soluzioni grafiche Nvidia.
Nuove dichiarazioni rilasciate da Michael Hara, vice presidente delle relazioni con gli investitori e delle comunicazioni di Nvidia, informano che il problema di surriscaldamento riscontrato questa estate non è dovuto ai materiali utilizzati per fissare il processore alla scheda madre, bensì a una combinazione di fattori. Il dirigente Nvidia ha precisato in una intervista rilasciata a CNet che la lega utilizzata per la creazione dei contatti dei processori Nvidia è sostanzialmente identica a quella impiegata anche da Intel per realizzare centinaia di milioni di chipset. Hara ha inoltre specificato che pur non avendo modificato la lega dei contatti, Nvidia ha modificato il riempimento sottostante nel packaging dei processori, una soluzione che secondo il costruttore ha risolto i precedenti problemi.
In definitiva il problema non risiede nei materiali dei contatti, smentendo così la teoria e l’esame condotto da Inquirer di cui Macity ha trattato in dettaglio in questo precedente articolo. Questo significa, almeno secondo Nvidia, che i nuovi MacBook Pro non soffrono dei problemi ai chip emersi questa estate e che gli utenti dei nuovi sistemi unibody professionali possono dormire sonno tranquilli.