Softbank e Nvidia sarebbero vicine a siglare l’accordo per la cessione di ARM, lazienda controllata dalla holding finanziaria giapponese. L’indiscrezione circola da tempo e il Wall Street Journal riferisce che ARM potrebbe essere ceduta agli statunitensi per oltre 40 miliardi di dollari.
A luglio è iniziata a circolare voce dell’intenzione di SoftBank di vendere o predisporre un’offerta pubblica di azioni di ARM.
ARM Holdings è la società con sede a Cambridge nota principalmente per la sua linea di processori basata sull’architettura ARM (da cui il nome dell’azienda) sebbene sviluppi e venda anche system-on-a-chip, piattaforme hardware, infrastrutture e software. Arm Holdings progetta e vende in licenza l’architettura ARM usata da Apple (e molti altri) in chip come quelli della serie Ax degli iPhone e degli iPad. I chip con architettura ARM sono quelli che Apple intende usare per i futuri Mac con processori fatti “in casa” (Apple Silicon).
Per Softbank l’accordo sarebbe vantaggioso giacché comporterebbe un notevole profitto. I giapponesi hanno acquisito ARM nel 2016 per 32 miliardi di dollari e la vendita a Nvidia permetterebbe di ottenere almeno 8 miliardi di dollari di profitti dopo meno di 4 anni.
Stando a quanto riferisce il quotidiano statunitense, il CEO di Softbank, Masayoshi Son, avrebbe lavorato sull’accordo con un piccolo gruppo di dirigenti, incluso il CEO di ARM, Simon Segars, il CFO Yoshimitsu Goto, il CEO di Vision Fund (maxifondo di investimenti tecnologici), Rajeev Misra, e Akshay Naheta, altro dirigente di Vision Fund.
Per quanto riguarda Apple, Bloomberg ha in precedenza riferito che la casa di Cupertino è stata contattata da SoftBank con l’obiettivo di valutare l’interesse all’ acquisizione di Arm. Ci sarebbero state delle semplici trattative preliminari che ad ogni modo non si sono tradotte in un’offerta reale. I dirigenti di Apple hanno probabilmente fatto le loro valutazioni ritenendo che il modello di business seguito da Arm – basato sulla cessione delle licenze – non si adatta a quello di Cupertino.
L’acquisizione di ARM da parte di Nvidia permetterebbe a quest’ultima di ottenere un numero enorme di brevetti e proprietà intellettuali, con vantaggi notevoli rispetto a concorrenti quali Intel, AMD e Qualcomm. In virtù di questo è molto probabile che qualsiasi accordo sarà condizionato al rispetto degli obblighi di licenza alle aziende concorrenti.