L’unico problema di Nvidia è quello di costruire abbastanza chip AI per soddisfare la domanda che secondo il CEO Jensen Huang non solo è «Davvero forte» ma che, il dirigente prevede, supererà la capacità di produzione e la disponibilità fino all’anno prossimo: questi i commenti del CEO agli spettacolari risultati del primo trimestre 2024 che consacrano ulteriormente Nvidia come la regina, per ora assoluta, dei chip e dei server indispensabili per l’intelligenza artificiale AI.
Prima i numeri: lo scorso anno nel primo trimestre 2023 il fatturato era di 7,19 miliardi di dollari, mentre nel primo trimestre di quest’anno è balzato a 26 miliardi di dollari con un incremento a tre cifre percentuali del 262%.
Balzo a tre cifre ancora più massiccio per gli utili per azione che arrivano a 6,12 dollari, una crescita del 461%. Gli analisti prevedevano 5,65 dollari di utile per azione e 24,69 miliardi di fatturato: non solo la società ha superato le già ambiziose previsioni, registrando un utile operativo di 14 miliardi di dollari nei primi tre mesi di quest’anno, ma prevede che tutto ciò continuerà.
I chip Nvidia vanno a ruba perché AI fa risparmiare e guadagnare
Il CEO di Nvidia rimanda al mittente i dubbi sulla tenuta della domanda degli attuali chip H100 con architettura Hopper, visto che Nvidia ha già presentato il nuovo modello B200 basato sulla nuova architettura Blackwell che promette un altro balzo in termini di prestazioni e riduzione dei consumi di energia.
Ma anche con un salto generazionale in corso, la domanda di chip AI di Nvidia continua a essere alimentata non solo dai colossi della tecnologia e hyperscaler, ma sempre più anche da società e governi. Intervistato da Yahoo Finance Jensen Huang spiega perché
«Tutti sono ansiosi di mettere online la propria infrastruttura. E il motivo è che stanno risparmiando e guadagnando denaro e vorrebbero farlo il prima possibile».
Adottare AI fa risparmiare un sacco di soldi e ne fa guadagnare: i chip Nvidia costano cari ma è meglio averli subito. Anche perché alimentazione e meccanica rimangono uguali, in questo modo si facilita la transizione e l’aggiornamento di server e data center con chip Nvidia precedenti.
I concorrenti arriveranno, forse
Tutti i colossi e decine di startup stanno progettando e sfornando chip AI: finora nessuno è riuscito a scalfire il domino Nvidia, ma la situazione potrebbe cambiare. Nelle linee guida per il secondo trimestre in corso Nvidia prevede un fatturato di 28 miliardi di dollari, con uno scarto del 2% in positivo o negativo, anche qui superando le previsioni degli analisti pari a 26,6 miliardi.
Ne vedremo di belle e interessanti perché se la concorrenza corre, Nvidia forse lo fa ancora di più. Huang anticipa una valanga di nuovi chip di tutti i tipi in arrivo: la cadenza di introduzione delle nuove architetture GPU passa da biennale ad annuale.
Ma sono in programma chip per comunicazioni, server, reti: Jensen dichiara che ogni singolo elemento delle macchine Nvidia per AI è il top della tecnologia e funziona alle massime prestazioni. E in un’altra intervista Huang lascia intendere che prima o poi arriveranno anche i chip Nvidia per computer che andranno a sfidare Intel, AMD e anche Qualcomm.
Dai risultati Nvidia primo trimestre un’altra sorpresa per gli azionisti
I risultati record arrivano con un altro annuncio che darà un altro scossone alle azioni NVDA in borsa. Nell’aftermarket Nvidia segna un aumento del 6%, ma quando le contrattazioni partiranno il balzo potrebbe essere superiore: la società ha annunciato uno split – frazionamento azionario di 10 a 1.
Una singola azione Nvidia con un valutazione di circa 980 dollari verrà suddivisa in 10 azioni da circa 98 dollari, rendendo il titolo più appetibile e abbordabile per dipendenti e piccoli investitori. Gli articoli che parlano di Nvidia sono disponibili qui, invece per le notizie che parlano di Intelligenza Artificialerimandiamo alla sezione dedicata di macitynet.