Nel corso della GPU Technology Conference (GTC), NVIDIA ha annunciato tecnologie su GPU per il cloud, basate sulla nuova architettura Kepler, progettata per essere utilizzata su larga scala nei data center. Funzionalità di virtualizzazione consentono alle GPU di essere condivise da più utenti contemporaneamente e qualità di visualizzazione in streaming senza ritardi.
La piattaforma, denominata VGX, è pensata per i data center e permette ai collaboratori di collegarsi al cloud con il proprio dispositivo (thin client, notebook, tablet o smartphone) senza preoccuparsi del sistema operativo e accedere ad applicazioni che prima potevano utilizzare solo sul computer dell’ufficio.
VGX consente ai dipendenti di avere accesso a un computer accelerato da una GPU e offrire a detta di NVIDIA un’esperienza simile a quella che si avrebbe con un tradizionale PC a propria completa disposizione. La piattaforma VGX consente a un numero elevato di utenti (fino a 100) di far riferimento a un singolo server equipaggiato con una scheda VGX
Le schede VGX sono le GPU board progettate per i datacenter e la prima di questa serie dispone di quattro GPU, ciascuna con 192 core CUDA e 4GB di frame buffer. Le schede supportano la virtualizzazione hardware e supportano in remoto display a bassa latenza. Il VGX Hypervisor gestisce le risorse della GPU consentendo a più utenti di condividere l’hardware e assicurare che le macchine virtuali su singolo server abbiano un accesso protetto alle risorse critiche. L’hypervisor consente a un solo server di supportare fino a cinque volte il numero di utenti, assicurando a detta del produttore performance grafiche vicino a quelle native. La tecnologia è stata già integrata da aziende come Citrix rendendo possibile sfruttare la grafica hardware con l’intera gamma di prodotti VDI.
[A cura di Mauro Notarianni]