Nvidia ha presentato una tecnologia denominata G-Sync che, per la prima volta, consente la sincronizzazione tra GPU e display, permettendo di ottenere frame rate più fluidi e una risposte veloci, a livelli non possibili con le tecnologie finora disponibili, un sistema che dovrebbe consentire di risolvere problema del tearing, dello stuttering e del lag delle immagini visualizzate a monitor,
Frutto di diversi anni di lavoro, la tecnologia in questione sincronizza la frequenza di aggiornamento con il render rate della GPU. Le immagini in sostanza appaiono nel momento in cui sono generate, con il risultato che le scene sono istantanee, gli oggetti più nitidi e i giochi più fluidi.
Sin dall’inizio, i display hanno avuto frequenze di refresh fisse, tipicamente 60 volte al secondo (Hertz); ma per la natura dinamica dei videogiochi, le GPU renderizzano i fotogrammi a frequenze variabili. Nel momento in cui la GPU cerca di sincronizzarsi con il monitor, si verifica il fenomeno del tearing. Attivando il V-SYNC (SYNC verticale) si elimina il disturbo, ma si ha un aumento del lag e dello stuttering, poiché la GPU e il refresh del monitor hanno frequenze differenti.
Il meccanismo studiato da Nvidia elimina alla base questo compromesso, sincronizzando perfettamente il display con la GPU indipendentemente dal frame rate. La tecnologia prevede l’uso di un modulo G-Sync integrato nei monitor per il gaming, così come hardware e software incorporati in alcune GPU basate su Kepler. L’elenco completo delle GPU che supportano G-SYNC è disponibile a questo indirizzo.
Tra le prime società a produrre monitor con integrato modulo in questione, Asus con il modello VG248QE . Altre società che hanno pianificato monitor con supporto della tecnologia in questione, sono: BenQ, Philips e ViewSonic.