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Nvidia e ARM, in Regno Unito scatta la seconda indagine

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La proposta di acquisizione da 40 miliardi di dollari di Nvidia di Arm, sarà oggetto di una seconda indagine ancora più approfondita da parte della Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito.

A riportarlo è la CNBC, che ha notato un avviso sul sito web del governo del Regno Unito dove si conferma che Nadine Dorries, Segretario di Stato del Regno Unito per il digitale, la cultura, i media e lo sport, ha ordinato alla CMA di avviare un’indagine di Fase 2. L’indagine si svolgerà nell’arco di 24 settimane e analizzerà i potenziali rischi per la sicurezza nazionale e le preoccupazioni sulla concorrenza associate all’acquisizione.

La CMA ha completato la sua Fase 1 ad agosto, e già all’epoca raccomandava un’indagine di Fase 2, quindi la scelta di Dorries di compiere questi passi successivi non coglie di sorpresa.

Oltre alla CMA, l’UE ha avviato la propria indagine sull’acquisizione alla fine del mese scorso, poiché l’acquisizione di ARM potrebbe dare a Nvidia un vantaggio ingiusto. E non finisce qui, perché il rischio per NVIDIA è la possibile apertura di ulteriori indagini negli Stati Uniti e anche in Cina.

Nvidia ha ufficialmente annunciato l’acquisizione di ARM

Il CEO di Nvidia Jensen Huang inizialmente ha fissato per l’acquisizione di ARM la scadenza del marzo 2022, ma con i regolatori che stanno esaminando attentamente l’accordo, ha ammesso che potrebbe volerci molto più tempo. ARM è stata acquistata dalla società giapponese SoftBank nel 2016 con un accordo del valore di 31 miliardi di dollari e il progettista di chip è considerato un territorio neutrale nel mondo della tecnologia, poiché concede in licenza gli schemi a giganti come Apple, Samsung e Qualcomm, che quindi producono e installano l’hardware nei propri dispositivi.

Dal momento che Nvidia compete attivamente con molti dei clienti di ARM, i regolatori temono che Nvidia possa mettere in svantaggio queste aziende, impedendo ad ARM di progettare chip più potenti per i competitor di Nvidia. Stessa preoccupazione è condivisa da Microsoft, Google e Qualcomm: Nvidia – dopo l’acquisizione – avrebbe il potere di scegliere come ARM realizza i progetti, a quali aziende venderli e a quale prezzo.

Non solo un risultato anticoncorrenziale come questo potrebbe recare danno ai concorrenti di Nvidia, ma avrebbe anche un impatto sui consumatori. La carenza di chip ha già reso difficile l’acquisto di determinati prodotti, come PS5, Xbox Series X/S e nuove schede grafiche, e se Nvidia decidesse di utilizzare ARM per assegnarsi un trattamento speciale, i chip disponibili potrebbero essere ancora meno, oltre a costare sensibilmente di più.

Se Nvidia non dovesse riuscire a completare l’acquisizione di ARM entro 18 mesi, quindi massimo entro la fine del 2022, Qualcomm è già interessata a intervenire. Tutti gli articoli di macitynet che parlano di ARM sono disponibili qui.

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