La guerra dei formati ad alta definizione sembra avere per ora un impatto negativo dal punto di vista commerciale. I consumatori, preoccupati di fare la scelta sbagliata, preferiscono aspettare prima di scegliere su quale formato buttarsi, attendendo magari che uno dei due concorrenti, HD-DVD o Blue-Ray, prevalga sull’avversario. Sembra però che questa guerra non sarà una ‘guerra lampo’, ma sarà necessario del tempo prima che possa delinearsi un vincitore.
Questo anche a causa degli schieramenti spesso unilaterali cha hanno deciso di appoggiare l’uno o l’altro formato: tendenzialmente chi ha deciso di supportare il Blue-Ray, non supporta l’HD-DVD e viceversa. Solo pochissime società (Warner e Paramout Picture) hanno deciso di produrre DVD in entrambi i formati, un numero troppo esiguo di industrie.
Il mercato è quindi davvero spaccato in due e appare difficile che questa sfida ad alta definizione possa risolversi in pochi mesi. Tutto a discapito del consumatore, che si sente disorientato e indeciso; sensazioni che a loro volta si ripercuotono sul mercato della vendita di supporti DVD, che forse quest’anno annuncerà la prima flessione dalla data della prima commercializzazione dei Digital Versatile Disc.
Quali le possibili strade alternative?
Una è sicuramente quella inaugurata da LG, con l’annuncio del primo lettore compatibile con entrambi i formati. Una decisione sull’hardware, dunque.
L’altra invece è quella che pare aver scelto Warner Bros, cioè il lancio di un terzo supporto DVD ad alta definizione (per ora nominato Total HD) in grado di essere letto da entrambi i lettori HD-DVD e Blue-ray. Non sono ancora chiare le specifiche, ma pare non ci sarà un formato ‘standard Total HD’; la soluzione dovrebbe essere quella di creare un disco in grado di contenere tutti e tre i formati (HD-DVD, Blue-ray e Total HD).
L’introduzione di questo nuovo supporto potrebbe avere conseguenze differenti. Da una parte c’è chi pensa che questo nuovo supporto possa dare una svolta al mercato diventando, il formato di riferimento ed offrendo una valida alternativa. Ovviamente Kevin Tsujihara, presidente della Warner Brothers Home Entertainment Group, è di questo avviso.
Altri invece, come Bob Chapek, presidente di Buena Vista Worldwide Entertainment, sostengono che sia una strategia sbagliata, visto che il Total HD contribuirà solo a frastagliare un offerta già abbastanza segmentata, creando ulteriore confusione. Secondo Chapek, la strategia giusta è quella di prendere una decisione ferma e unilaterale, non una via di mezzo che potrebbe risultare né carne né pesce.
Altro problema è stabilire quanto le società saranno disposte ad investire in questo nuovo formato, in un certo senso facendo marcia indietro rispetto alle loro scelte. Ad esempio, una società come Sony ha scommesso molto sul successo del Blue-ray e probabilmente tenderà a supportare il suo prodotto al 100%, memore dello storico fallimento del Betamax. Difficilmente Sony sarà disposta ad aderire al progetto Total HD, così come altre aziende sempre più impegnate su uno dei due fronti ad alta definizione.
Di sicuro sbrogliare la matassa dell’alta definizione pare fondamentale per le buone sorti del mercato HD, attorno al quale ruotano anche altri dispositivi, primi fra tutti i display e le TV. Non esiste ancora un’offerta di broad o narrowcasting in grado di fare decollare il mercato, né i videogiochi sembra possano fare da vero traino per il mercato (anche se Sony e Microsoft la pensano diversamente, vista l’implementazione del Blue-Ray sulla PS3 e la disponibilità di un driver aggiuntivo HD-DVD per Xbox 360).
Il futuro dell’alta definizione si preannuncia tutto da decidere, sperando che le prossime scelte siano un po’ più orientate a fare gli interessi dei consumatori piuttosto che quello dei produttori/rivenditori.