Fare le cose più facili senza farle diventare meno difficili. Potremmo dire così apprendendo che Cupertino, costretta, come per molte altre cose, a modificare uno dei suoi principi (in questo caso blindare i suoi dispositivi con componenti non sostitituibili) sta cercando di capire come dare ai clienti la possibilità di farlo, ma a suo modo.
La necessità nasce dalla richiesta dell’Ue di permettere ai clienti di riparare i prodotti di elettronica, e sostituire, in particolare, le batterie, una esigenza per abbattere l’inquinamento ambientale e i rifiuti che inquinano il nostro ecosistema e soprattutto quello del terzo mondo.
Apple ha tutta una sua serie di teorie al proposito e ha proposto anche alcune soluzioni ( di cui ne abbiamo parlato anche solo un paio di giorni fa), ma in futuro potrebbe essere comunque costretta a piegarsi alla richiesta per non incorrere in reprimenda o sanzioni che già non le mancano. Di qui le idee per una batteria sostituibile degli iPhone che potrebbe arrivare, come spiega The Information, già da iPhone 16.
Anche di questo abbiamo già parlato nei giorni scorsi quando dell’argomento si è occupato iFixIt storico alfiere, (per interesse imprenditoriale) dei dispositivi riparabili, ma oggi comprendiamo meglio vediamo anche materialmente grazie a The Information
Attualmente rimuovere questa componente è un processo complesso che comporta aprire il dispositivo sigillato da un adesivo oltre che bloccato da viti, in alcuni casi addirittura smontare lo schermo e poi procedere nella rimozione della batteria stessa. Questa a sua volta è incollata e per staccarla richiede l’uso di una pistola ad aria calda. Infine per mettere in loco quella quella nuova serve un’apposita dima per centrarla e reapplicarla.
Il trucco studiato da Apple starebbe in un nuovo rivestimento realizzato in metallo invece che con un foglio in alluminio. Il guscio metallico che contiene la batteria è applicato saldamente al dispositivo ma può essere “sganciato” mediante una scarica elettrica a basso voltaggio.
Stiamo parlando di quello che un colosso specializzato in superfici adesive, come Tesa definisce “scollamento on demand”. Questo metodo prevede l’uso di un nastro adesivo che potremmo chiamare smart: ha una enorme resistenza quando viene applicato ma può essere rimosso facilmente applicando una scossa di corrente a basso voltaggio (video Tesa qui sotto)
Quello che tecnicamente prende il nome di electrically induced adhesive debonding, trova applicazione principalmente in settori come l’automotive o gli elettrodomestici per eliminare le viti e dare maggior flessibilità al design, ma nel caso di Apple consentirebbe di avere effettivamente delle batterie sostituibili garantendo solidità all’intero assemblato.
La soluzione non è ovviamente alla portata di tutti. In primo luogo resterebbe da avere gli strumenti per lo scollamento “smart”, ma anche quanto questi fossero largamente disponibili ed economici, ci sarebbe sempre da aprire l’iPhone il che non è affatto banale come detto sopra. Poi ci sarebbe anche da richiuderlo, con la garanzia che mantenga la sua integrità soprattutto rispetto alla resistenza all’acqua e alla polvere.
Per questa ragione è praticamente certo che anche quando dovesse essere introdotta la batteria sostituibile da una parte Apple chiederà che ci si rivolga sempre ad uno specialista, dall’altra sarà assolutamente consigliabile farlo.
Apple in alternativa alla batteria sostituibile potrebbe utilizzare, sempre per disposizione Apple, batterie di qualità elevata e i creare dispositivi che rispondono ad altri specifici criteri. In particolare dovranno essere capaci di mantenere la carica dell’83% dopo 500 ricariche e dell’80% dopo mille. Gli iPhone 15, come fa notare MacRumors, rispettano la ricarica dell’80% dopo mille cariche, ma altri dispositivi più vecchi, no.
In ogni caso, come spiega The Information, la batteria con adesivo smart dovrebbe apparire in un modello di iPhone 16 (probabilmente l’iPhone 16 Pro) e poi successivamente essere estesa anche ad altri prodotti.