Nei primi benchmark il nuovo Mac Pro di ultima generazione si conferma come workstation top di gamma in grado di battere tutti gli altri computer Apple di ultima generazione, anche se con alcune limitate eccezzioni. Macworld USA ha avuto modo di testare un nuovo Mac Pro 8 core con processore Xeon E5 da 3.0 GHz, 512 GB di flash storage, 32 GB di RAM e doppia scheda grafica AMD FirePro D700 con 6 GB di RAM video ciascuna. Il nuovo Mac Pro, com’è facile immaginare, si è rilevato veloce nei test in grado di sfruttare caratteristiche intrinseche della macchina. Confrontata con un iMac da 27″ 2013 in configurazione personalizzata (processore Intel Core i7 da 3,5 GHz, Fusion Drive da 3TB, 8 GB di RAM e Nvidia GeForce GTX 780M) e un MacBook Pro Retina fine 2013, la nuova workstation ha vinto nella maggior parte dei test ma in un numero ristretto di casi non è risultata la più veloce.
Il nuovo Mac Pro ha eseguito le operazioni mediamente il 63% più velocemente rispetto al Mac Pro 2012 12-core 2,4GHz e quasi il doppio rispetto al Mac Pro 2012 quad-core a 3.2GHz. I test nei quali ha brillato la macchina sono quelli che utilizzano in modo intensivo il processore, come ad esempio l’encoding Handbrake, i benchmark con Cinebench, MathematicaMark e Photoshop.
Nei test grafici la nuova macchina si è comportata bene, specialmente rispetto al Mac Pro di vecchia generazione, ma l’iMac da 27″ di ultima generazione con scheda video Nvidia GeForce GTX 780M con 4 GB di RAM video ha battuto in una delle prove la scheda video AMD D700 del nuovo Mac Pro: si tratta del benchmark della GPU con Cinebench). Anche nei test con iMovie l’iMac ha battuto il Mac Pro.
Tutt’altra musica con le applicazioni scritte per sfruttare i core e in grado di avvantaggiarsi delle due GPU. I benchmark con Final Cut Pro X evidenziano 15,8 secondi per importare alcuni file e 38,1 secondi per i rendering, contro i rispettivamente 131 e 138 secondi del vecchio Mac Pro. L’operazione di rendering ha richiesto 80 secondi sul MacBook Pro Retina e 40 secondi sul nuovo Mac Pro.
Anche nelle prove con l’importazione di documenti in iPhoto il Mac Pro ha battuto sia l’iMac, sia il MacBook Pro (43 secondi contro rispettivamente 70 e 78 secondi); nelle prove con le azioni di Photoshop il Mac Pro ha impiegato 81,3 secondi contro i 94 dell’iMac e 102 del Macbook Pro. Nei test con Photoshop CC che sfruttano OpenCL il Mac Pro ha vinto ancora: 162 secondi contro i 233 dell’iMac e i 195 del MacBook Pro Retina.
Nelle operazioni con il Finder, l’import in Aperture, e l’encoding da iTunes l’iMac e il MacBook Pro si sono rivelati più veloci: la notizia non sorprende poiché, ripetiamo, molto dipende se l’applicazione usata per i test è in grado di sfruttare o meno i core del processore. Chi negli ultimi mesi ha acquistato un iMac di ultima generazione, stanco di aspettare il Mac Pro, non deve dunque pentirsi della scelta: queste macchine sono validissime, offrono un ottimo rapporto tra prezzo e prestazioni erogate, e in alcuni casi sono persino in grado di battere le workstation più costose. Invece per i professionisti che necessitano il massimo delle prestazioni, il nuovo Mac Pro richiede ancora un po’ di pazienza per l’attesa dell’avvio delle spedizioni, ma conferma di essere un sistema rivoluzionario dal punto di vista della progettazione e soprattutto in grado di matenere le promesse per quanto riguarda le prestazioni erogate.
Il nuovo Mac Pro è ordinabile con spedizione ora prevista per febbraio a partire da questa pagina di Apple Store online.