Cosa ci stupirà di più del nuovo iPad quando lo avremo finalmente a portata di tatto e di vista? La risposta è facile e in parte chi ci legge può anticiparla sul suo iPad 2 scaricando da iTunes store la versione per tablet dell’applicativo in questo sito Web”>iPhoto, erede emancipato del software che equipaggia ogni Mac in commercio e che da fin troppo tempo non riceve aggiornamenti sostanziosi.
Di fronte ad iPhoto per iPad (tralasciamo la versione per iPhone 4 e 4S ha le stesse funzioni ma la dimensione ridotta dello schermo ne limita l’operabilità) chi per diletto o professione usa strumenti di ritocco o personalizzazione delle immagini rimane sconcertato: come è riuscita Apple a rendere tutto così semplice ed immediato? Come è riuscita a trasferire sullo schermo dell’iPad le operazioni più noiose e complicate della correzione di esposizione, luci, nitidezza, bilanciamento del bianco battendo di gran lunga l’operatività di Photoshop touch uscito con mossa astuta qualche giorno prima di iPhoto?
Anche se i programmi non si sovrappongono perfettamente e non è nostro compito fare un paragone con voti non c’e’ dubbio che di fronte al software di Apple ci si trova ancora una volta davanti ad una piccola meraviglia: con lo stesso potenziale di API rispetto al concorrente l’accesso agli strumenti è assolutamente più intuitivo e la navigazione nell’interfaccia si può compiere senza leggere alcun manuale o visionare demo, al limite basta premere il piccolo pulsante con il punto interrogativo per capire al volo tutte le funzioni in una sola schermata.
Ma il fantastico schermo retina ad alta risoluzione? La qualità di visualizzazione? Le soluzioni tecniche per ottenere un display che effettivamente riesce combattere per leggibilità con gli e-ink nella consultazione di libri e riviste e che ci permetterà di gettare virtualmente nella raccolta della carta cataloghi e magazine? Beh quella è la magia degli ingegneri, è un primato destinato a durare finchè qualche altro produttore non copierà i pannelli o utilizzerà tecnologie analoghe messe a disposizione da ex produttori di schermi TV. La velocità del processore sarà raggiunta da qualche altro produttore magari a scapito della durata delle batterie.
La vera meraviglia di oggi, che si combina con le prestazioni d’eccellenza e che è un patrimonio di Apple riconoscibile senza stupore da chi da sempre apprezza le idee di Cupertino, la vera meraviglia è la fantasia che il team di Randy Ubillos ha impiegato per rendere magiche le operazioni di un comune software di fotoritocco che prende vita e offre nuova vita alle vostre foto con il tocco sui 10 pollici dello schermo di iPad. Tim Cook, libero dall’ombra di Jobs non ha mostrato questa volta alla fine del keynote il visto e stravisto incrocio stradale con le indicazioni di convergenza tra arte e tecnologia ma ancora una volta le ha fatte incontrare: i nostri lettori lo vedranno quando avranno sotto i polpastrelli e impresse nella retina le immagini e i gesti della magia del nuovo iPad in cui tecnica e fantasia combinate hanno creato un prodotto meraviglia.