Come sempre fa con ogni nuovo Mac, iFixit ha smontato anche il nuovo iMac da 21.5” (questa volta un po’ in ritardo rispetto ai giapponesi di kodawarisan ma la guida statunitense è sempre completa e offre dettagli che altri non espongono) e dall’operazione arrivano conferme sulla possibilità di cambiare RAM, disco fisso e persino CPU, ma anche una molto cattiva: per farlo si deve in pratica smontare interamente il computer e avere un’enorme perizia e anche strumenti non comuni, come ad esempio una pistola termica.
Proprio da questo attrezzo si deve partire per entrare nell’iMac. Al contrario di quanto accadeva in precedenza quando lo schermo era tenuto in sede da alcuni magneti, ora Apple ha messo della colla e che colla! Secondo quanto riferisce iFixIt, è stato necessario lavorare a lungo con un getto di aria rovente per allentare la presa e poi mettere mano al plettro da chitarra per sollevare lo schermo.
Alla fine i tecnici sono riusciti ad accedere allo schermo. Il part number del display mostra una numerazione usata anche sul display dell’all-in-one dello scorso anno, benché ora questo sia 5mm più sottile. La scheda di controllo del display mostra componenti di Texas Instruments (per l’alimentazione) e Parade (DisplayPort LCD timing controller). All’interno nulla ricorda l’iMac dell’anno passato (qui è possibile scaricare “la solita” immagine a 1902×18080 utilizzabile come sfondo di scrivania per dare l’impressione che il Mac è smontato).
Sul versante disco rigido troviamo il drive da 2,5” per portatili: è un silenzioso Western Digital a 5400RPM contornato da un bordo di plastica, utile per diminuire possibili vibrazioni. Per quanto riguarda le ventole, Apple ne ha inserita una sola al centro e a giudicare dalla forma e dall’orientamento sembra aspirare l’aria dal fondo per soffiarla verso la griglia che si trova nella parte posteriore. La webcam negli iMac precedenti era collegata alla scheda logica con un sinuoso cavo lungo, sinonimo di fragilità per i riparatori; nel nuovo all-in-one si passa a una piattina.
I nuovi iMac sono equipaggiati con una coppia di microfoni (sui precedenti modelli era solo uno) che, similarmente a quanto fatto con l’iPhone 5, potrebbero lavorare in tandem usando la tecnica del beamforming migliorando la qualità complessiva dell’audio in input (forse serviranno quando Apple integrerà, come indiscrezioni suggeriscono, il riconoscimento vocale in OS X 10.9). L’antenna WiFi principale è nascosta come sempre dietro il grande logo Apple sul retro del computer; questa è suddivisa in elementi utilizzati dalla tecnologia Bluetooth e funzionalità WiFi secondarie. La rimozione degli speaker è complicata dice iFixit per via dell’incastro a punta inferiore.
La scheda logica mostra la possibilità di installare da soli la RAM (c’è già chi vende kit specifici completi di ventose e cacciaviti per portare a termine l’operazione) ma per farlo è necessario rimuovere lo schermo e anche la scheda logica. «Su una scala di difficoltà questo è appena meglio di una scheda RAM saldata», dice iFixIt. I moduli di memoria RAM usati sull’iMac smontato da iFixit sono due PC3-12800 di Hynix. Il modulo Airport (Broadcom) è sulla parte superiore destra della scheda logica; rispetto all’iMac dello scorso anno il Bluetooth e il WiFi sono integrati sulla stessa scheda, con l’aggiunta di un chip (BCM20702) per il Bluetooth 4. Il Socket della CPU (FCLGA1155) permette la sostituzione della CPU; si potrebbe dunque mettere al posto del quad-core i5 a 2,9Ghz il quad-core i7 a 3,1Ghz e in futuro, chissà, processori ancora più moderni e potenti.
Altre parti degne di nota, sono: la GPU Nvidia GeForce GT 640M, l’hub controller E213B384 di Intel, il microcontroller Stellaris LM4FS1Ah di Texas Instruments, il controller gigabit Ethernet BCM57765A1KMLG di Broadcom con integrato l’SDXC card reader. Nella parte inferiore della scheda logica, troviamo il controller Thunderbolt Cactus Ridge di Intel, l’amplificatore audio SSM3302 di Analog Device, il processore VC0359 di Vimicro per la webcam, il regolatore di tensione ISL6364 di Intersil, l’audio controller 4206BCNZ di Cirrus Logic (lo stesso che era sugli iMac dello scorso anno).
IFixit ha assegno un punteggio di 3 su 10 alla macchina (secondo i canoni di riparabilità del sito, in base ai quali a 10 corrisponde la massima riparabilità) contro il 7 su 10 del precedente iMac. Ciò che fa scendere il punteggio è l’uso di colle e la necessità di accedere alla scheda logica per sostituire la RAM o altri elementi. Tra i lati positivi evidenziati dal punto di vista del riparatore, la possibilità di sostituire RAM, disco rigido e CPU.
[A cura di Mauro Notarianni]