La commissione giudiziaria del senato degli Stati Uniti ha approvato l’Open App Markets Act, un disegno di legge antitrust mediante il quale Apple potrebbe essere obbligata a non ostacolare l’uso di store alternativi per app e sistemi di pagamento esterni a quelli standard forniti di serie dall’azienda (in altre parole scavalcando i suoi sistemi di pagamento).
Il disegno di legge potrà ora arrivare all’aula del Senato per la votazione (dove i favorevoli dovranno essere in maggioranza). Tecnicamente, il presidente degli Stati Uniti ha potere di veto (può rifiutare di firmare la legge) e per superare il veto presidenziale la legge deve essere riapprovata con una maggioranza dei due terzi in ciascuna camera.
Apple ha già chiesto alla commissione giudiziaria del Senato di respingere una proposta di legge simile, affermando che il cosiddetto “sideloading” (la possibilità di sfruttare store e sistemi di pagamento alternativi) rappresenta un rischio per la privacy e la sicurezza dei consumatori.
Lo scorso mese la commissione giudiziaria del Senato USA ha approvato l’American Innovation and Choice Online Act, provvedimento che mira a trasformare i big del mondo IT, impedendo a questi di potenziare i propri prodotti e servizi rispetto a quelli dei loro rivali. Su quest’ultimo provvedimento erano state indicate perplessità da parte di rappresentati dem della California, sottolineando potenziali ripercussioni sulle aziende e sui consumatori del loro stato d’origine.
Apple ha più volte ribadito che la sicurezza è uno dei punti di maggiore forza dell’App Store; su Android è possibile scaricare app da store esterni, eludendo i controlli del Play Store, impedendo verifiche su malware e peculiarità di software che potrebbero essere anche molto pericolosi, con potenziali conseguenze negative anche per i dati eventualmente esposti agli aggressori digitali.