Un MacPro basato su architettura ARM. È un concetto che può sembrare folle nel 2013 ma negli anni a venire, chissà… Peter Zigich è un designer 3D canadese che già altre volte si è fatto notare per alcune proposte innovative, immaginando ad esempio il concetto di un Mac Pro modulare del quale il web ha molto parlato. La nuova macchina potenziale è immaginata di dimensioni un po’ più grandi rispetto al Mac Mini, riccamente dotata di porte USB 3.0, porte Thunderbolt, doppia Ethernet, ingressi/uscite audio e tre slot PCI. L’autore immagina una macchina potenziabile con l’aggiunta di schede figlie ognuna delle quali ospita due processori A10 quad-core. Il sistema è sulla carta in grado di gestire quattro schede figlie e mettere a disposizione dell’utente 32 core. Il designer ha pensato a diverse varianti (anche una per processori Intel Xeon Haswell o Broadwell), una delle quali prevede la possibilità di usare schede con espansioni di memoria RAM, sulla falsariga di quanto è già possibile fare su alcuni Mac Pro (rimuovendo il pannello laterale, si possono rimuovere le schede di memoria, appoggiarle su una superfice, installare la RAM negli slot).
[A cura di Mauro Notarianni]