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Linda Yaccarino CEO di Twitter, la sfida di Musk alla forza di gravità

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Trovare qualcuno nel settore dell’intrattenimento e specificatamente nel campo della pubblicità.  In poche parole è questa la ragione per cui Elon Musk ha scelto come nuovo CEO del “nuovo” Twitter Linda Yaccarino.

La carriera della Yaccarino, che era la prima in cima alla lista dei papabili del Wall Street Journal (gli altri nomi in subordine erano Sheryl Sandberg, ex direttrice operativa di Meta, e Sarah Friar, ceo di Nextdoor, già direttrice finanziaria della società di pagamenti Block, creata da Jack Dorsey cofondatore di Twitter) è segnata essenzialmente dal ruolo di responsabile  pubblicità globale e partnership di NBC Universal, una delle più importanti aziende nel campo dei media a livello mondiale.

Pubblicità prima di tutto

Il profilo della manager di chiare origini italiane (padre poliziotto, madre casalinga) risponde al bisogno di base di Twitter: fare soldi con la pubblicità pur proponendosi con una identità più controversa, quella voluta da Musk, che vede Twitter come una piazza globale dove la moderazione è molto meno intrusiva che in passato.

Ricordiamo che dal momento in cui Musk ha preso il controllo di Twitter lo smantellamento dei team di moderazione abbinato all’idea del fondatore di Tesla di liberalizzare il più possibile i dibattiti, ha provocato una fuga di inserzionisti (Apple inclusa che successivamente è tornata) causando un crollo degli introiti ammesso dallo stesso Musk in alcune interviste. 

Secondo Pathmatics by Sensor Tower 625 dei prime mille inserzionisti (tra cui Coca-Cola, Unilever, Jeep, Wells Fargo eMerck) a gennaio si erano ritirati da Twitter provocando una riduzione del fatturato dal gruppo delle aziende che pagano la maggior parte degli annunci, del 60%: da 127 milioni di dollari a 48 milioni di dollari

Linda Yaccarino sembra adeguata al ruolo di rilancio che le toccherà in un contesto complicato. Ha lavorato per attrarre su NBC e tutti i servizi correlati al colosso dell’intrattenimento, grandi marchi «convincendoli ad investire anche quando erano considerati problematici, come nel caso di di Sex and the City», come spiega BBC.

Elon Musk annuncia l'assunzione del nuovo CEO di Twitter
Linda Yaccarino (Foto management NBC Universal)

Un grande acquisto

Business Insider in effetti considera l’assunzione della Yaccarino un grande acquisto per Twitter. «Se Twitter vuole monetizzare – dice la giornalista Claire Atkinson che la conosce bene per averne seguito il lavoro per 20 anni – meglio di quanto ha fatto in passato, questa scelta è la persona ideale»

“Guanto di velluto”, come viene soprannominata il nuovo CEO di Twitter, svela sempre Business Insider aveva avuto modo di discutere con Musk di pubblicità in un contesto che probabilmente ha contributo alla sua scelta: durante un incontro con gli inserzionisti di Twitter Linda Yaccarino aveva detto a Musk: «le persone in questa stanza sono il tuo modo di accelerare la corsa al profitto, ma c’è un certo scetticismo in merito».

Successivamente la Yaccarino aveva espresso fiducia nei confronti delle politiche del fondatore di Tesla affermando «non c’è un vero sostituto pubblicitariamente parlando a Twitter» e che non avrebbe scommesso contro la piattafoma. Durante le ultime settimane, come nota il New York Times, la Yaccarino ha più volte messo “Mi piace” ad alcune affermazioni di Musk su Twitter oppure a chi commentava i post di Musk.

Yaccarino e Muster si erano anche incontrati sul palco di un evento di NBC Universal, imperniato sulla pubblicità e andato in scena lo scorso 18 aprile a Miami.

Linda Yaccarino CEO di Twitter, la sfida di Musk alla forza di gravità
Yaccarino e Musk erano apparsi insieme a Possibile, un evento di NBC UNiversal dedicato alla pubblicità

L’orientamento politico

Il reclutamento ha suscitato un certo rumore nel social per il profilo politico della Yaccarino: ha fama di essere orientata ideologicamente al campo conservatore (ha frequentato alcune commissioni della Casa Bianca ai tempi di Trump) e di essere una oppositrice della ideologia “Woke” il termine che gli ambienti della destra americana usano per descrivere alcuni elementi di pensiero della sinistra considerati strumenti di censura e repressione del dibattito. Questo appare come un forte elemento di affinità con Musk.

D’altra parte viene vista dagli ambienti della destra più radicale come una “globalista” per il suo coinvolgimento nel World Economic Forum e per avere svolto un ruolo importante nella campagne di vaccinazione contro il Coronavirus: nel ruolo di presidente del consiglio di AD Age ha contribuito a raccogliere 30 milioni per sostenere le campagne di immunizzazione organizzandone anche una con al centro Papa Francesco.

La questione politica non è irrilevante se si considera come funziona Twitter e al ruolo che ha negli Stati Uniti, soprattutto alla luce delle prossime elezioni per il presidente che ancora una volta vedrà correre, molto probabilmente, Donald Trump che aveva scelto e sfruttato in maniera molto abile la piattaforma dei cinguettii come pulpito e amplificatore. Trump espulso da Twitter è ora stato riammesso proprio per decisione di Musk che però non ha avuto un riscontro dall’ex presidente.

Una sfida difficile (anche contro Musk)

Resta il fatto che Musk con la sua scelta conferma la sua imprevedibilità e la sua filosofia. In particolare Linda Yaccarino non è solo una delle pochissime CEO di aziende di ambito tecnologico ma è anche una delle tante manager delle sue aziende. Sia SpaceX che Tesla hanno importanti dirigenti donne: Gwynne Shotwell, è presidente, COO e CEO di SpaceX e Robyn Denholm è presidente di Tesla (anche se alcuni sostengono che sia più che altro una sorta di testa di legno di Musk messa nel ruolo quando la SEC l’ha obbligato a lasciare l’incarico).

La sfida nelle mani di Linda Yaccarino, che entrerà in carica effettiva tra un mese e mezzo, è importante e dall’esito incerto: il nuovo amministratore delegato di Twitter dovrà barcamenarsi tra il non ancora cancellato scetticismo delle aziende alle prese con le domande sull’opportunità di tornare ad affidare gli annunci ad un contesto in cui c’è sempre il forte di rischio di vedere gli annunci mescolati a disinformazione e il carattere mercuriale di Musk, che  non solo è l’unico proprietario ma resta impegnato in Twitter quale presidente esecutivo e chief technology officer.

La stessa procedura di reclutamento del CEO dice dell’imprevedibilità di Musk. A dicembre aveva chiesto in un sondaggio sul suo profilo se avrebbe dovuto dimettersi da capo di Twitter. La maggior parte degli utenti aveva si era espresso a favore delle sue dimissioni.  Poi ad aprile Musk aveva riferito di avere nominato il proprio cane come CEO. Il logo della criptovaluta Dogecoin è apparso al posto di quella del tradizionale uccellino blu sulla parte alta del social network.

Tra le sfide di Linda Yaccarino ci sono anche un gruppo di dipendenti ridotto all’osso (in NBC Universal la divisione gestita da Yaccatino che si occupava solo di pubblicità aveva 2000 dipendenti, più di tutti quelli di Twitter oggi) e i piani di trasformazione di Musk che vorrebbe fare di Twitter un sistema anche per comunicare a voce, messaggiare e pagare (Twitter X)

Non è un caso che tra i Tweet di Claire Atkinson che come detto conosce bene Linda Yaccarino, dice a Munsk: “hai fatto un grande acquisto. Non rovinarlo”

 

Tutti gli articoli di macitynet che parlano di Elon Musk e del social Twitter sono disponibili ai rispettivi collegamenti

Tra le novità che dovremmo vedere in Twitter, la possiiblità di effettuare chiamate audio e video.

 

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