Nei grandi centri commerciali della periferia, nel centro di Milano, in un’area iperattiva della capitale: le occasioni per conoscere i prodotti con la Mela e le opportunità per avere assistenza all’acquisto e all’uso crescono a beneficio di Cupertino, degli operatori e soprattutto dei consumatori.
Apple Store a RomaEst, inTown a Roma EUR, MediaStore a Milano zona Brera sono solo le ultime in ordine di tempo della serie di aperture di negozi, punti vendita, Premium reseller che hanno caratterizzato questi ultimi sei mesi della storia di Apple nel nostro paese.
Il successo di iPod che insieme ai suoi accessori rimane solo una parte delle merci trattate da questi nuove realtà commerciali non spiega da solo la crescita: si tratta di un oggetto che ormai è facile trovare anche nei supermercati che si occupano quasi solo di alimentari; quello che il pubblico sembra cercare e questi nuovi punti vendita vogliono offrire è la competenza, la conoscenza dei prodotti con il marchio della mela e sopratutto avvicinarsi alle qualità dei computer di Cupertino che hanno imparato a scoprire attraverso l’eleganza e la facilità d’uso del lettore musicale.
Tra la folla che si accalcava nella fila di RomaEst per prendersi la maglietta del “c’ero anche io” c’erano si vecchi Macmaniaci di lungo corso e curiosi, ma per una gran parte si trattava di nuovi utenti che hanno lasciato da poco il mondo Windows attirati dalle capacità di processori Intel di cui ora capiscono la potenza e macchine con cui possono valutare direttamente in prestazioni e sicurezza la superiorità di Mac OS X rispetto alla concorrenza.
La diversità di impostazione dei negozi che citiamo in queste note mette in rilievo un altro aspetto: in una realtà che vede il computer o se volete, il Mac protagonista di qualsiasi aspetto del nostro agire quotidiano c’e’ posto per una infinita varietà di approcci alla vendita e al servizio sui prodotti correlati.
Abbiamo un Apple Store RomaEst pensato per le famiglie, un inTown studiato per i professionisti o per i giovani che utilizzano il Mac per fare musica o ascoltarla al meglio, un MediaStore che punta sugli acquisti di chi vive e lavora in una zona “in” della città : modi di proporsi diversi per una clientela a tutto campo.
La fortuna di queste iniziative non dipende però soltanto dal posizionamento geografico e dall’ambito in cui si decide di operare ma anche dalla capacità del personale di assistere il cliente, di orientarlo nelle sue scelte e di seguirlo nell’uso: vediamo quindi sempre di più come la formazione di personale qualificato (si pensi al training che Cupertino fa con i dipendenti dei suoi store o alla qualità ed esperienza degli operatori di molti tra i rivenditori Apple di vecchia data) diventi fondamentale nel differenziarsi rispetto alla concorrenza che magari vende gli stessi prodotti senza competenza.
Per i rivenditori tradizionali la sfida, con l’aumentare della concorrenza, diventa più difficile ma rincuora il fatto che realtà consolidate come CeGroup, Datatrade, Macintown, MacatWork, FuturaGrafica, solo per citarne alcune (che casualmente sono periodicamente nostri sponsor – ci scusino i dimenticati) hanno in questi mesi utilizzato questo stimolo per aprire nuovi punti vendita in città diverse o altre zone della stessa città con nuovi layout, nuove tipologie di cliente come obiettivo e aumentando la propria offerta di corsi, assistenza e la varietà di prodotti complementari.
I margini per i rivenditori per i prodotti con la Mela non sono elevati, ma tutta l’offerta che abbiamo descritto porta, se accompagnata da una scelta di prodotti corollari interessanti e da servizi aggiuntivi di valore, a qualificare e sopratutto renumerare i più coraggiosi e intraprendenti.
Alla fine chi ci si avvantaggia di più sono i consumatori che trovano i prodotti Apple a prezzi modellati da una vera concorrenza e soprattutto sempre più punti vendita geograficamente vicini con personale competente non solo con cognizione di base ma con una preparazione approfondita sui tanti ambiti specifici in cui si può mettere al lavoro un Mac.