Grazie alla nuova batteria integrata il nuovo MacBook Pro è in grado di lavorare ininterrottamente per 8 ore, come risulta da alcuni test approfonditi eseguiti da AnandTech. Oltre alla sensibile riduzione di prezzo e altre dettagli hardware, tra le novità più rilevanti nei nuovi MacBook Pro da 13″ e 15″ la batteria potenziata e non più rimovibile rappresenta la novità principale. Il famoso sito tecnico passa al setaccio le specifiche dei nuovi MacBook Pro confrontandole con quelle della generazione precedente e soprattutto realizzando una serie approfondita di test che rivelano interessanti sorprese per quanto riguarda l’autonomia.
Primo test: navigazione e produttività wireless leggera
In particolare la batteria sostituibile al litio con capacità di 50 Watt è stata sostituita con una batteria ai polimeri di litio ad hoc realizzata con tecnologie sviluppate da Apple con capacità complessiva di 73 Watt, un incremento di capacità pari al 46%. Questo generoso upgrade appare ancora più notevole considerando che gli ingegneri Apple sono riusciti a mantenere invariate le dimensioni e il peso della macchina. Ancora più sorprendenti i risultati delle prove di autonomia: nel giro di test meno impegnativo incentrato sulla navigazione in siti Web privi di Flash con musica iTunes riprodotta in sottofondo, il nuovo MacBok Pro ha lavorato ininterrottamente per 8 ore e 8 minuti, un valore superiore persino all’autonomia massima dichiarata da Cupertino pari a 7 ore. In questo test il modello precedente ha lavorato per 5 ore e 13 minuti.
In questo giro di prove AnandTech ha realizzato un test che apre in automatico 20 pagine Web di lunghezza diversa ma con contenuti leggeri, in particolare privi di materiale Flash e pubblicità . Il computer è stato programmato per mantenere aperta ogni pagina Web per 20 secondi per poi passare alla pagina successiva e poi ripetere la sequenza fino all’esaurimento della batteria. Oltre al collegamento Wi-Fi il sistema è utilizzato anche per riprodurre musica con iTunes, in definitiva offrendo una misurazione dell’autonomia per la produttività wireless e con carico di lavoro continuativo anche se limitato.
Secondo test: produttività wireless realistica
Per il secondo giro di prove la macchina è stata configurata per aprire 8 pagine Web lunghe e complesse, con numerose immagini, tabelle e soprattutto con pubblicità e contenuti Flash che richiedono più lavoro da parte del processore. Ogni pagina è visualizzata per 8 secondi per poi passare alla successiva: oltre alla musica MP3 riprodtta da iTunes e al collegamento Wi-Fi, il MacBook Pro è stato tenuto impegnato con 3 finestre di Safari aperte contemporaneamente. Con un carico di lavoro incrementato questo secondo test rappresenta meglio una sessione di lavoro e di navigazione più realistica, un dettaglio che rende ancora più sorprendente l’autonomia finale registrata: ben 6 ore e 48 minuti. Il modello precedente con batteria tradizionale ha lavorato per 3 ore e 28 minuti.
Conclusioni
Come per il MacBook Pro da 17″ in cui la nuova tecnologia Apple per le batterie è stata implementata per la prima volta, anche i nuovi MacBook Pro da 13″ e 15″ offrono nuovi livelli per la produttività in movimento. In particolare le prove di AnandTech dimostrano che gli ingegneri di Apple sono stati in grado di offrire non solo una capacità nominale superiore, una batteria il 46% più “grande” del modello precedente, ma soprattutto un portatile in grado di lavorare il doppio del tempo rispetto a prima, in sostanza una autonomia che a seconda dei test dimostra miglioramenti compresi tra il 50 e fino anche al 100%. Questa sproporzione tra l’incremento nella capacità e nell’autonomia testimonia che gli ingegneri hanno apportato anche altri miglioramenti non dichiarati nell’hardware o nella sua configurazione che permettono al sistema di consumare meno in fase di idle e di ottimizzare il carico di lavoro. Il risultato finale è sorprendente: i nuovi MacBook sono i portatili consumer in grado di lavorare più a lungo con la batteria inclusa nella dotazione standard segnando un altro importante primato che gli altri costruttori di PC, ne siamo certi, non mancheranno presto di emulare con soluzioni simili.