Primatelabs ha aggiornato la sua serie di test svolgendo una valutazione suoi nuovi iMac rilasciati lo scorso lunedì. I benchmark dimostrano che Apple ha scalato accuratamente le prestazioni dell’hardware che presenta una progressione pressoché costante dal modello da 2,4 GHz al modello da 3,06 Ghz.
Se qualcuno si chiedesse se vale la pena di spendere circa 300 euro in più per il modello da 3,06 Ghz rispetto al modello da 2,8 GHz, usando i benchmarks non otterrà facilmente la risposta visto che le prestazioni sono sicuramente superiori nel modello “top” ma la differenza è tale da poter essere annullata in presenza di particolari configurazioni. A titolo di esempio la differenza tra il modello da 2,4 e il modello da 2,66 GHz, forse per effetto della quantità di Ram (che invece nel modello da 2,8 e nel modello da 3,06 Ghz è identica) è superiore rispetto a quella che sussiste tra il modello da 2,8 e quello da 3,06 GHz.
Primatelabs aggiunge anche una nuova classifica che ben lascia intendere il reale valore di ciascun Mac: quella del costo in centesimi di dollaro per ciascun punto conseguito nei benchmarks. Il modello che offre il miglior rapporto tra costo e prestazioni è quello da 2,4 Ghz con display da 20 pollici (40 centesimi); il modello da 3,06 Ghz è sicuramente più potente ma ha un rapporto prezzo/prestazioni sfavorevole. Ciascun punto costa 55 centesimi di dollaro. Ovviamente incide in maniera determinante il costo del display che nel modello a minor costo è da 20 pollici.
Altra domanda di un certo interesse riguarda la differenza prestazionale tra i precedenti modelli e quelli appena rilasciati. Primatelabs non fa un confronto diretto ma consultando la tabella complessiva con il database di tutti i Mac con Intel, si apprende che tra il modello da 2,8 Ghz di generazione precedente il modello da 2,88 Ghz di oggi ci sono 120 punti di differenza, che tradotto in percentuale significa un 3% che non pare essere in grado di cambiare la vita a nessuno. Se il confronto lo si sposta sul modello da 3,06 Ghz (rapportato sempre al modello da 2,8 GHz) la differenza è di un più sensibile 10%, ma che probabilmente per la maggior parte degli utenti non è in grado di giustificare l’acquisto del nuovo modello al posto del vecchio.
Restando sulla graduatoria generale dei Mac con Intel è interessante notare che l’iMac con Intel da 3,06 Ghz è oggi più veloce della prima serie di Mac Pro ed Xserve del 2006 che avevano processore da 2,0 GHz ma con quattro nuclei di calcolo.