Non i chip per Montevina, ma loro parenti stretti. A rispondere alla domanda che tutti i siti specializzati da oggi pomeriggi si stanno facendo, quali siano i processori utilizzati dai nuovi iMac, è la stessa Intel che ha dato un riscontro ad alcune domande poste da TG Daily.
La risposta di Santa Clara è che, almeno il modello da 3,06 GHz, non è l’X9100 annunciato per il lancio della piattaforma Centrino 2, ma una versione modificata a richiesta del cliente (Apple appunto) del Penryn per la piattaforma Santa Rosa, ovvero una variante studiata per la Mela dei modelli usati dai MacBook e MacBook Pro. Quali siano le differenze rispetto all’X9100 è cosa, però, da ‘Aguzzate la vista’. Come nella popolare rubrica della settimana enigmistica si deve prestare una grande attenzione per distinguere tra i dettagli di due disegni apparentemente identici, qui si deve davvero fare le pulci alle specifiche per comprendere dove sta la differenza; l’unica variante sta nel TDP che, spiega TG Daily, è di 11 watt sopra i 44 watt del modello per Montevina. Tutto il resto, dalla velocità in clock al bus processore (1066 Mhz) è identico.
La similitudine tra i processori per Montevina e quelli usati dai nuovi iMac è tale che diversi siti specializzati e anche molto attendibili si erano già spinti ad ipotizzare i modelli di processore usati negli iMac. Oltre l’X9100 (3.06 GHz) in servizio sugli iMac ci sarebbero stati il T9600 (2,8 GHz) e l’SP9400 (2,4 GHz). Restava solo su qualche dubbio sul modello da 2,66 GHz, non previsto nella gamma per Montevina. Ora però, appreso che Intel non ha fornito ad Apple i nuovi chip in anticipo, ma solo una variante a 1066 MHz di bus, si può ritenere che il modello da 2,66 Ghz sia solo una variante del modello da 2,6 Ghz con bus spinto a 1066 Ghz.
La consegna di processori ‘in esclusiva’ per Apple non è una novità . Durante la primavera del 2007 negli Mac Pro apparve un modello da 3,0 GHz quando ufficialmente Clovertown (nome in codice di quella serie) era formalmente fermo a 2,66 Ghz. Più recentemente abbiamo appreso che sui MacBook Air ci sono dei Merom montati sul package ad ingombro ridotto tipico di Montevina.
Ma al di là di questo e delle sigle dei processori quel che conta è alla fine della storia per i clienti finali Apple sta usando un processore veloce come nessun altro può vantare sul mercato tra i clienti di Intel e questo, come già accaduto per i modelli di MacPro, è sicuramente un vantaggio competitivo non da poco sia sotto il profilo dell’esperienza utente che anche (e soprattutto) per l’immagine. Alla soddisfazione degli utenti della Mela sicuramente farà da riscontro un pizzico di disappunto degli altri clienti di Intel che potrebbero avere qualche cosa da ridire sul rapporto privilegiato che corre sulla strada che da Santa Clara va a Cupertino.