JEDEC, l’organismo di standardizzazione dei semiconduttori della Electronic Industries Alliance (EIA), un’associazione che rappresenta tutte le aree dell’industria elettronica e il NEMA (National electrical manufacturers association) statunitense, ha annunciato la pubblicazione di due standard di riferimento per gli SSD: Requirements and Endurance Test Method (JESD218) ed Endurance Workloads (JESD219) che dovrebbero consentire di valutare meglio qualità e affidabilità dei dischi SSD. Interessante notare come la commissione che fissa gli standard SSD è presieduta da un ingegnere senior di Seagate Technology, uno dei maggiori produttori al mondo di hard disk che solo di recente ha iniziato a offrire dischi SSD.
“Per raggiungere l’obiettivo di ottenere standard riconosciuti dal settore SSD, la sottocommissione JEDEC JC-64.8 per i drive allo stato solido ha deciso di specificare dati rilevanti sulla vita reale, la resistenza e l’affidabilità, parametri che consentiranno ai clienti di stabilire meglio il drive SSD giusto in base alle applicazioni e ai carichi di lavoro” ha dichiarato Alvin Cox, chairman e Senior engineer presso Seagate Technology rilevando che per sviluppare questi standard, la “commissione ha collaborato con numerosi gruppi industriali e associazioni per la standardizzazione”.
Per ogni classe di SSD le specifiche JESD218 precisano le condizioni di utilizzo e il corrispondente valore di resistenza. I drive SSD sono soggetti, in effetti, a diversi livelli di carico, in base alle applicazioni usate e lo standard definisce due possibili campi/classi di applicazione: Client ed Enterprise; per ogni classe sono ora stabilite precise norme, in modo da aiutare i consumatori e i responsabili IT delle imprese a scegliere le soluzioni migliori in base alle loro esigenze. La specifica consente di valutare la resistenza degli SSD in base al numero di TB scritti dall’host sull’SSD (TBW), fornendo un parametro di confronto per gli SSD in base alla classe di applicazione. Tale sistema di valutazione è un cambiamento positivo per gli utenti finali: sarà possibile paragonare gli SSD di diversi produttori confrontando gli stessi parametri.
Il carico di lavoro è valutabile, invece, con la specifica JESD219: tale specifica definisce i carichi di lavoro per le sole applicazioni aziendali; i carichi di lavoro di applicazioni domestiche verranno aggiunti in un prossimo futuro. Non è ancora del tutto chiaro in che modo funzionano i parametri, come saranno identificati e come valutarli: ci ripromettiamo di tornare sull’argomento non appena ne sapremo di più.
[A cura di Mauro Notarianni]