Dovranno passare probabilmente ancora molti anni prima di vedere sulle strade i veicoli a guida autonoma giacché i rispettivi produttori dovranno dimostrare la loro efficacia superando rigorosi test che dimostrano la piena aderenza a specifici standard governativi per la sicurezza stradale.
Tesla Motors ha nel frattempo messo a disposizione update software e integrato nella Model S funzionalità automatiche che consentono di rimanere nella propria corsia, di cambiare corsia quando si mette la freccia, regolare la velocità grazie al cruise control attivo adattato al traffico. Funzionalità (ancora in beta) permettono il controllo digitale dei motori, dei freni e dello sterzo, aiutando a evitare urti frontali e laterali, oltre a impedire all’auto di andare fuori strada. La Model S può anche cercare parcheggio da sola, avvisando quando ne trova uno e parcheggiando in automatico quando lo desidera il proprietario.
Gli organismi governativi USA incaricati di disciplinare l’industria automobilistica si trovano di fronte a problematiche nuove con i software per la gestione dei veicoli, come quello rilasciato recentemente da Tesla con un update; i produttori hanno la possibilità di fornire aggiornamenti e risolvere bug in remoto, ma tutto questa solleva interrogativi sulla loro effettiva affidabilità, sicurezza e la capacità di storiche organizzazioni burocratiche di tenere il passo con l’innovazione nell’industria automobilistica.
Di queste problematiche si parla negli USA dopo che il proprietario di una Model S ha pubblicato su YouTube un video che mostra le funzionalità del pilota automatico, mentre si esibisce in modo irresponsabile e sciocco alla guida di una Tesla, leggendo ad esempio il giornale. La strada sulla quale è stato girato il video non presentava grossi problemi ma il guidatore ha ignorato le specifiche istruzioni di Tesla che al momento raccomandano di rimanere sempre e comunque con le mani ferme sul volante anche con la funzione di guida automatica attiva. Altri filmati hanno mostrato che la Model S reagisce in alcuni casi ancora in modo imprevedibile quando la funzione in questione è attivata, in particolare alla presenza di traffico o all’avvicinarsi di altre auto.
Elon Musk, il CEO di Tesla, ribadisce che si tratta di funzionalità ancora in fase di testing e che danno per scontato che il guidatore si comporti in modo responsabile, facendo attenzione e tenendo le mani sul volante. Musk fa sapere che dopo la visione dei filmati saranno integrati ulteriori vincoli nell’attivare la funzione, minimizzando i rischi derivanti da persone che si mettano a fare cosse assurde con la funzione “Autosteer”.
Jeffrey Miller, professore associato di pratica ingegneristica all’University of Southern California e membro dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers dice che il software beta di Tesla solleva numerosi interrogativi per le autorità di regolamentazione.
“Un software in beta tipicamente implica che un’azienda non lo rilascia completamente al pubblico” ha spiegato Miller a The Verge; “lo rilasciano a persone disposte a testarlo con la consapevolezza che vi possono essere dei bug”. Il software di Tesla ha dei bug, correggibili con aggiornamenti over-the-air ma che l’azienda può non indicare come “difetti” giacché sono intesi per essere sfruttati da persone che dovrebbero sempre e comunque tenere le mani sul volante. A detta di Miller le autorità dovrebbero sviluppare standard di sicurezza di riferimento prima di consentire l’uso di software in beta su questo tipo di auto; “mancano quattro anni prima di vedere questi veicoli sulle strade, approviamo delle leggi prima che ciò accada”.