Il nuovo MacBook Pro è finito sui banchi di lavoro di iFixit per il consueto smontaggio completo alla caccia di ogni variazione e novità hardware introdotta dalla Mela. La novità (o “non” novità) è che i nuovi portatili non differiscono molto dalla generazione precedente anche se non mancano gli affinamenti. Tutti i dettagli emergono dallo smontaggio completo eseguito sul nuovo MacBook Pro, un modello con processore Intel Core i5, 4GB di RAM e doppia scheda grafica, quella integrata Intel HD più la nuova Nvidia GeForce GT 330M con 256MB di RAM.
Tra le novità più rilevanti ricordiamo il riposizionamento della scheda Wi-Fi e Bluetooth. Ora i collegamenti per l’antenna non seguono più i fili della webcam: per garantire una ricezione ottimale per le connessioni senza fili all’interno del telaio unibody completamente in metallo, gli ingegneri di Cupertino hanno escogitato una soluzione piuttosto creativa. L’antenna è ora montata nella cornice frontale del disco ottico: solo con il tempo e l’utilizzo quotidiano sarà possibile appurare se questa soluzione avrà conseguenze per quanto riguarda la ricezione e le prestazioni del Wi-Fi.
Tra i piccoli ritocchi introdotti nell’hardware del MacBook Pro ricordiamo l’adozione di due gusci in plastica separati per speaker e subwoofer, in sostituzione del contenitore unico utilizzato in precedenza. Interessante notare che la batteria Apple rimane un componente non rimovibile da parte dell’utente, anche se l’operazione non presenta difficoltà particolari. iFixit nota che la capacità dell’accumulatore passa a 77,5Wh dai precedenti 73Wh, vale a dire un incremento del 6%. Allo stesso tempo Apple dichiara una autonomia superiore per le nuove macchine di circa 2 ore rispetto alle precedenti, vale a dire un incremento del 22%. Questo significa che i nuovi sistemi sono in grado di consumare molta meno energia rispetto ai MacBook Pro.
Questo risultato è possibile anche grazie alla tecnologia proprietaria sviluppata da Apple per gestire il passaggio tra la scheda video integrata e quella discreta. La soluzione Apple è simile per funzioni alla tecnologia Optimus di Nvidia ma offre miglioramenti sensibili per quanto riguarda la gestione del passaggio automatico e anche per il risparmio energetico: per maggiori dettagli rimandiamo a questo articolo di Macitynet. Qui in basso riportiamo alcune immagini dello smontaggio completo del nuovo MacBook Pro: per osservare la sequenza fotografia completa passo passo rimandiamo a questa pagina Web del sito iFixit.