I MacBook Air di ultima generazione segnano un incremento notevole in termini di unità vendute e di ricavi per Apple: se l’andamento sarà mantenuto anche nei prossimi mesi gli ultra sottili possono trasformarsi in un altro importante flusso di ricavi per Cupertino. Lo sguardo ravvicinato sul business degli ultra-leggeri della Mela è fornito da Mark Moskowitz, analista presso JP Morgan. Secondo Moskowitz nel solo quarto trimestre del 2010 sono stati venduti 420.000 macchine, in pratica una crescita del 333% rispetto all’anno precedente e del 326% rispetto allo stesso trimestre del 2009.
L’impennata delle vendite ha portato ad un altro interessante risultato: per la prima volta i super sottili hanno contribuito per oltre il 10% sul totale dei Mac venduti, e per ben il 15% rispetto alle vendite di tutti i notebook del periodo. Nell’anno precedente, e con la generazione di MacBook aAir precedenti, la percentuale era stata del 5%. Nel report di JP Morgan, riportato anche da AppleInsider Moskowitz indica i nuovi Air come “quasi-tablet”, definizione appropriata che parte da spessore e peso super ridotti, accensione istantanea e architettura incentrata sull’unità SSD, appunto caratteristiche mutuate da Apple a partire dall’iPad. A differenza del tablet però i nuovi Air integrano la tastiera e la possibilità di eseguire software standard per i computer Apple, rendendoli una scelta ideale per i professionisti.
Grazie al prezzo aggressivo di partenza, in Italia 999 euro e in USA di 999 dollari, Moskowitz prevede che gli Air permetteranno ad Apple di erodere quote di mercato ai PC e si trasformeranno in una nuova fonte di ricavi sempre più importanti per Cupertino, a patto che anche i modelli futuri mantengano l’andamento di vendite attuali. L’aggiornamento della linea MacBook Air è atteso per il mese di giugno con l’adozione dei nuovi processori Inbtel Sandy Bridge, ma questa rimane una previsione degli osservatori elaborata sulle strategie di Apple degli scorsi anni. Se l’andamento rimarrà quello appena osservato JP Morgan stima che gli ultra-sottili potranno portare nelle casse di Cupertino fino a 2,2miliardi di dollari o più ogni anno.