È stata una settimana molto intesa quella che stiamo ancora vivendo. Apple dopodomani lancerà, infatti, iPhone 4 in numerosi paesi incluso il nostro, ma questo non ha impedito a Cupertino di introdurre martedì una infornata di hardware: iMac, LED Cinema Display, nuovi Mac Pro e soprattutto la Magic Trackpad, la tavoletta “magica” che porta il multitouch sui computer desktop.
Tutti questi prodotti stanno arrivando in queste ore nelle case di chi li ha ordinati per primo e stanno apparendo su Internet impressioni d’uso ed immagini; Macitynet ha avuto la possibilità di mettere le mani sul nuovo hardware già disponibile (non, quindi, i Mac Pro che arriveranno in agosto e non il Led Cinema Display che arriva a settembre), nel corso di un evento per la stampa che si è tenuto a Parigi e al quale abbiamo partecipato.
In esposizione presso la sede francese di Apple a beneficio dei giornalisi c’erano quindi gli iMac e, appunto, la “tavoletta magica”, oltre che il caricabatterie del quale più sotto vi presentiamo alcune immagini.
Per quanto riguarda gli iMac giudicare dall’esterno nulla è cambiato ma l’ultimo upgrade degli iMac rappresenta una evoluzione consistente in termini di hardware e prestazioni. Apple ha finalmente abbandonato la generazione Core 2 Duo per approdare ai processori con la nuova architettura Nehalem. Cambia in modo radicale la scheda madre, con più funzioni gestite da meno chip, in particolare il controller della memoria integrato nella CPU e più veloce. Cambia anche il canale di comunicazione tra il processore e le altre componenti, ora più capiente e veloce, in grado di ridurre considerevolmente il verificarsi dei cosiddetti colli di bottiglia. Il guadagno in termini di prestazioni risulta superiore rispetto al ‘semplice’ incremento ottenuto aumentando il clock del processore.
Apple dichiara che il nuovo iMac di base può essere fino al 50% più veloce rispetto al modello precedente: il divario di prestazioni dipende anche dal tipo di utilizzo, ma un balzo di questa portata non può essere ottenuto semplicemente con un incremento della velocità del processore. Un dettaglio ancora più sorprendente se si tiene conto che negli iMac di base la frequenza di funzionamento di 3,06GHz rimane identica nel vecchio modello e nella nuova versione.
Il divario di prestazioni tra i nuovi iMac e la serie precedente trova conferma anche nei primi test comparativi disponibili online. L’incremento reale delle prestazioni supera il 20% nei compiti tradizionali ma raggiungere il 40% e oltre con applicazioni matematiche e con i videogiochi, merito anche della scheda video discreta integrata. Tutto questo vale per il modello base di iMac e si dimostra ancora più vero per i modelli superiori, più costosi ma anche più potenti.
Nel corso della nostra prova “hands on” abbiano notato un incremento di presazioni notevole e avvertibile, soprattutto per il nuovo iMac 27″ dotato di doppio disco fisso: una unità SSD superveloce da 256GB e un tradizionale disco fisso da 2TB. L’opzione SSD incide molto sul prezzo di acquisto ma i vantaggio sono notevoli. Con Mac OS X e i software installati sulla unità SSD e i dati memorizzati sul disco fisso, iMac si avvia in pochi istanti e anche i software più pesanti si aprono all’istante. La velocità degli SSD abbinata alla capienza a buon prezzo degli HD ora è disponibile anche per gli utenti di iMac.
Oltre ai nuovi Mac, come accennato, abbiamo fatto un giro di prova con Magic Trackpad; il dispositivo ci è parso estremamente solido e subito pratico da utilizzare. La prima cosa che abbiamo fatto nella veloce presa di conoscenza di oggi è stata quella di aprire le Preferenze di Sistema per abilitare il trascinamento delle finestre aperte con 3 dita: geniale e pratico come le migliori trovate Apple. Magic Trackpad rispetta in tutto e per tutto il design e anche spessore e altezza della tastiera in dotazione con iMac. L’utente può posizionarli liberamente per creare la propria postazione di lavoro e anche affiancare tastiera e Magic Trackpad che vanno a creare una supercie unica. Questo significa controllo completo senza dover sollevare le mani dalla tastiera.
Vale la pena ricordare che con il rilascio dei driver per Windows su Bootcamp di fatto Magic Trackpad diventa utilizzabile anche sui sistemi PC. Gli utenti Windows possono utilizzare le funzioni di mouse, trascinamento, doppio click ma non hanno accesso alle gesture multi-touch e a tutte le funzionalità più avanzate. Osservando la parte superiore Magic Trackpad appare come una superficie unica: solida e monoblocco. Per integrare il click fisico gli ingegneri di Cupertino hanno avuto un’altra ingegnosa trovata. L’inerruttore fisico infatti non è costituito dall’intera superficie cliccabile ma è invece implementato nei due piedini in plaistca che si trovano nella parte inferiore. Quando l’utente preme Magic Trackpad per una selezione di fatto preme i due piccoli pulsanti integrati nei piedini che si azionano all’unisono.
Infine va anche citato il nuovo Apple Battery Charger piccola sorpresa di questo rinnovo hardware. Apple dichiara che le 6 pile fornite in dotazione hanno una vita utile di 10 anni e, una volta caricate, sono in grado di mantenere fino all’80% della carica in 2 anni, questo quando non sono utilizzate ovviamente. Chi ha impiegato anche per pochi mesi batterie ricaricabili dei costruttori più famosi, sa che le caratteristiche dichiarate da Apple sono notevoli. Il pacchetto Apple Battery Charger con ricaricatore e 6 pile in dotazione a 29 euro rappresenta così un accessorio molto interessante. Cupertino lo ha introdotto pensando proprio agli utenti della Mela: 2 pile per la tastiera, 2 per il mouse infine 2 pile per il nuovo Magic Trackpad. Tutto questo con una strizzata d’occhio alle policy ambientalistiche e ala salvaguardia dell’ambiente: per tutta la vita utile delle pile, gli utenti Mac possono ridurre in modo consistente l’impiego di pile usa e getta. Ora basta con parole ed esami e passiamo a mostrare i nuovi prodotti Apple nelle foto scattate oggi.