Dalla pubblicazione dei dati trimestrali di Liquidmetal Technologies (fatturato 17.3 milioni di dollari, 4.2 milioni di dollari in cassa), si scopre qualche nuovo dettaglio sull’accordo con Apple.
Liquidmetal ha creato una società ad hoc, Crucible Intellectual Property (CIP) che detiene al 100% le proprietà intellettuali e questa ha concesso ad Apple licenze “complete, esclusive e perpetue”. CIP consente a Liquidmetal di utilizzare brevetti e proprietà intellettuali in tutti i settori esclusi quelli nei quali Apple è coinvolta (esempio, la costruzione di pezzi per la NASA). Questo tipo di accordi non sono nuovi in questo settore e consentono di ottenere accordi per l‘uso in esclusiva di particolari tecnologie. Apple ha già pagato alcune tasse di concessione e dovrà pagare le somme restanti entro 90 giorni dal raggiungimento di alcune “pietre miliari”. E’ probabile che dunque sia in arrivo qualche prodotto del tutto nuovo, ma non è chiaro cosa possa essere: finora Apple ha usato la tecnologia solo nella graffetta per la rimozione della SIM inclusa con l’iPhone.
Come abbiamo già altre volte spiegato, Apple ha molto interesse sia nella lega stessa, sia nei nuovi processi di fabbricazione: al pari della plastica o del vetro, infatti, le leghe Liquidmetal possono essere realizzate con stampaggi a iniezione. Questo materiale è molto importante, tanto che, a detta della NASA, “ridefinisce la scienza dei materiali, così come li conosciamo nel 21° secolo”. Il processo di fabbricazione per iniezione crea prospettive del tutto nuove: è possibile realizzare pezzi con tecniche impensabili fino a poco tempo addietro, migliorando e semplificando i processi di lavoro esistenti. La NASA è riuscita ad ottenere elementi lavorati come se si trattasse di un pezzo ottenuto da un solo stampo; un sistema che, con i metodi tradizionali, avrebbe richiesto tagli, fresature, forature, filettature, l’eliminazione di sbavature e la levigazione. La lavorazione con Liquidmetal permette anche di ridurre i costi e incrementare la produzione.
[A cura di Mauro Notarianni]