Dopo l’inaugurazione, prevista per questo fine settimana di Catania, sarà la volta di Torino in centro città e poi? La serie dei negozi di Apple che quest’anno hanno decollato in Italia (7 store in meno di 9 mesi) portando a quota 9 i punti vendita diretti italiani non si fermerà e anche se per ora non ci sono informazioni precise su dove aprirà il prossimo negozio è molto probabile che la prossima città a veder comparire un punto vendita con la Mela morsicata sarà Roma.
Come già raccontato ai nostri lettori, Macitynet nei mesi scorsi aveva appreso che Apple sta cercando di trovare locali nel cuore della capitale dove dovrebbe sorgere il terzo negozio italiano (dopo Bologna e il sopracitato Torino via Roma) collocato nella più classica delle collocazioni per un negozio italiano di un marchio di prestigio: il centro storico. Sempre secondo le nostre informazioni il progetto di un negozio in centro a Roma nel corso delle ultime settimane avrebbe rallentato il passo e pur non essendo stato abbandonato, sarebbe stato superato in termini di fattibilità da quello che punta a creare un negozio al Porta di Roma un grande, moderno e ricco di negozi di lusso, centro commerciale collocato nella zona nord est della città all’interno del Gra e poco a sud della Bufalotta. Il Porta di Roma ( disegnato dall’architetto Gino Valle, 150.000 metri quadri, 220 negozi, secondo alcuni dati tra i centri commerciali più grandi in Europa; foto qui sotto) appare un obbiettivo decisamente a portata di mano di Apple visto che è commercializzato da Cushman&Wakefield, in pratica la società incaricata dei piani di espansione della catena retail in Europa con prestigiose proprietà in tutto il Vecchio Continente (tra gli altri è suo il palazzo di piazza San Babila dove ha sede Apple Italia).
Un secondo (o terzo se si vuol pensare che a Roma siano due gli store prossimi all’apertura) potrebbe aprire in triveneto. In questo caso siamo ancora semplicemente ad una indicazione di massima, senza alcuna indicazione precisa su dove e quando il negozio aprirà, ma l’area è in un tempo ricca e in quanto tale automaticamente diventa un obbiettivo da raggiungere rapidamente anche qui, probabilmente, entro il 2012.
Nel corso del prossimo anno però, potremmo vedere materializzarsi anche il più prestigioso e ambizioso dei progetti di Apple: la realizzazione di un negozio in Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Il McDonald’s, i cui locali sono stati “puntati” da Apple come abbiamo spiegato in primavera, a settembre dovrebbe lasciare liberi lo spazio che occupa oggi, in quanto in questo mese scade la proroga di sei mesi allo sfratto concessa lo scorso marzo e le buste con le offerte (ricavo ipotizzato annuo ipotizzato: tre miliardi) sono già nelle mani della Giunta Pisapia che però non le avrebbe ancora aperte. Il bando predisposto dalla precedente Giunta era stato contestato dagli allora partiti di opposizione (e ora di governo) in particolare per alcune modalità di concessione dell’area (5000 metri quadri) e l’assenza di alcuni vincoli che venivano ritenuti indispensabili. Al momento non è chiaro quanto il bando possa essere modificato e se ci sono i margini per variare quello disposto dalla precedente amministrazione; in teoria le proposte giunte a Palazzo Marino (oltre ad Apple hanno partecipato Gucci e Prada) dovrebbero essere valutate da una commissione che però dovrebbe misurarle sui parametri stabiliti dalla Moratti per l’ex McDonald’s e che secondo qualcuno erano fortemente indirizzati ad allettare Apple. Se così fosse, da quanto si era appreso a suo tempo, lo spazio di manovra per i concorrenti di Cupertino sarebbero piuttosto ridotti visto che sarebbe difficile, come era stato richiesto dal bando, per marchi di moda riservare ingenti spazi ad attività culturali e ricreative e a proporre prodotti d’innovazione, tecnologia e comunicazione.